Urbanistica

Assoedilizia chiede di sospendere le regole milanesi su Cis ed edifici degradati

Achille Colombo Clerici: «I proprietari di casa non sono assolutamente in grado di far fronte ai gravosi obblighi loro imposti per quanto attiene al Certificato d'idoneità statica»

di Q. E. T.

«I proprietari di casa milanesi non sono assolutamente in grado di far fronte ai gravosi obblighi loro imposti per quanto attiene al CIS-Certificato Idoneità Statica e al recupero degli edifici abbandonati e degradati e chiedono la sospensione dei termini previsti dal Regolamento edilizio per il Cis (26 novembre 2020) e dal Piano delle Regole allegato al Pgt (un anno)».
È la richiesta rivolta dal presidente di Assoedilizia Achille Colombo Clerici al Comune di Milano, con istanza della quale si riporta il testo.

«Assoedilizia richiama l'attenzione dell'ill.mo assessore Maran e di tutta l'amministrazione comunale competente sulla gravissima posizione dei proprietari immobiliari milanesi che, già penalizzati dalla situazione di crisi generale che perdura ormai da diversi anni, aggravata da una parallela indiscriminata imposizione fiscale, sono attualmente gravati dagli effetti della pandemia che li sta penalizzando in quanto, se diretti utilizzatori degli immobili, hanno dovuto sopportare gravissimi disagi, oneri e difficoltà di vita familiare ed economico-lavorativa, e se locatori si sono trovati a sostenere, oltre alle proprie, le derivate difficoltà dei conduttori a pagare i canoni di locazione con il conseguente tentativo di recedere dai contratti in corso o, quanto meno, di ottenere una diminuzione degli importi di corrispettivo e, d'altra parte, a dover adempiere a tutti gli obblighi, a loro carico, senza eccezione alcuna.
Inoltre la sospensione, durante tutta la fase del lockdown, delle attività dei professionisti privati e della Pubblica Amministrazione, non ancora pienamente superata ( stante il permanere del contagio, nonostante la parziale "liberazione", sul piano meramente giuridico, dalla consegna rigida) ha prodotto e sta producendo un intasamento e un rallentamento operativo che non sono certamente le condizioni migliori per poter far fronte regolarmente alle scadenze amministrative.

E in questa situazione di eccezionale gravità i proprietari di case si stanno rendendo conto che saranno tenuti anche a dare esecuzione ai gravosi obblighi loro imposti dalle nuove normative comunali (nuovo PGT e Regolamento edilizio).
In particolare ci riferiamo all'art. 11 del Regolamento Edilizio, attualmente ancora in vigore, che ha introdotto l'obbligo del CIS i cui termini di deposito sono stati differiti, dall'art. 52 comma 12 del Piano delle Regole del nuovo PGT, di 12 mesi stante l'avvio del procedimento di formazione del nuovo Regolamento Edilizio in adeguamento al Regolamento Edilizio Tipo: il primo termine scadrà il 26 novembre 2020 ed è altamente improbabile che prima di tale data venga approvato il Nuovo Regolamento. In ogni caso nell'attuale situazione di emergenza risulterebbe assolutamente impossibile l'acquisizione della documentazione indispensabile per la formazione della certificazione (uffici oberati di arretrato e tutte le difficoltà che abbiamo costantemente segnalato).

Ci riferiamo inoltre all'art. 11 del Piano delle Regole del nuovo PGT del Comune di Milano, che prevede, per gli "edifici abbandonati e degradati" (si considerano abbandonati gli edifici dismessi da più di un anno) l'obbligato recupero pena la demolizione che, se non viene effettuata dal proprietario, porta alla penalizzazione rappresentata dal mancato riconoscimento della integrale SL esistente.
A questo punto è pacifico che i proprietari non sono in grado, né di affrontare, né di sopportare oneri del genere in questa situazione di emergenza di salute ed economica. Divengono necessari, quindi, provvedimenti che li esentino da quegli obblighi che non risultino finalizzati a particolari situazioni immobiliari di emergenza, per le quali l'Amministrazione è già dotata di tutti i poteri di legge necessari per attuare le opportune misure».

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