Urbanistica

Stretto di Messina, Giovannini scrive al gruppo tecnico: valutate il potenziamento traghetti

Il ministro vuole sapere come e con quali effetti si possa intervenire a breve

di Giorgio Santilli

Il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, ha scritto alla commissione tecnica per l'attraversamento dello Stretto di Messina, insediata al ministero, chiedendo di valutare non solo le ipotesi di collegamento stabile fra Sicilia e Calabria ma anche le opzioni relative al potenziamento dei servizi esistenti: traghetti, porti, stazioni ferroviarie. In particolare, Giovannini ha chiesto di valutare come sarebbe fattibile e quali effetti comporterebbe una sensibile riduzione dei tempi di attraversamento. La richiesta del ministro arriva dopo che il gruppo tecnico aveva concluso sostanzialmente i suoi lavori e aveva prodotto un documento finale non ancora formalizzato per via della crisi di governo (si veda Il Sole 24 Ore del 9 marzo).

Il ministro ha esaminato il documento e ha chiesto di completare il lavoro con un'osservazione squisitamente tecnica che assume però indirettamente una connotazione politica. Per due ragioni: la prima è che l'opzione zero non era contemplata nel mandato dato dall'ex ministra Paola De Micheli alla commissione; la seconda è che, in attesa di decidere quali sia la soluzione ottimale, intanto si possono programmare interventi per migliorare a breve termini le condizioni di viaggio. Giovannini riapre comunque la partita. Le conclusioni cui era giunta la commissione erano infatti molto sbilanciate in favore della necessità di realizzare comunque un collegamento stabile, pur non dando indicazione fra le diverse opzioni tecniche visionate (il ponte a una campata, il ponte a tre campate e il tunnel flottante o galleggiante o di superficie), considerando invece meno percorribile l'ipotesi del tunnel subalveo, soprattutto per motivi di pendenza delle gallerie di ingresso. La commissione concludeva che sarebbe stato necessario svolgere uno studio di fattibilità che comprendesse le soluzioni considerate idonee di collegamento stabile.

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