Appalti

Brebemi, tegola del Tar su Cal (Anas-Aria): in arrivo riserve da 188 milioni presentate dal general contractor

Autostrade lombarde dovrà occuparsi degli extra-costi riconosciuti dal concessionario ai soci costruttori

di Mauro Salerno

Tegola del Tar Lombardia sul Consorzio delle autostrade Lombarde (Cal) nel caso Brebemi. La società, partecipata da Anas e Aria (azienda in house della Regione Lombardia che si occupa di appalti e infrastrutture) non può tirarsi fuori dall'obbligo di esaminare e valutare la congruità delle riserve, cioè del costo dei lavori in più eseguiti dalle imprese costruttrici, per realizzare l'autostrada Brescia-Bergamo-Milano, in project financing.

In ballo ci sono maggiori costi per 188,2 milioni a fronte di ben 101 riserve iscritte dal general contractor Bbm (Pizzarotti-Ccc) , socio di Brebemi che ha già riconosciuto e liquidato alle imprese una parte di questi extra-costi per un importo di 44,5 milioni. A fronte della liquidazione delle riserve le imprese hanno dovuto offrire delle fidejussioni «a garanzia dell'obbligo di restituzione delle somme corrisposte a titolo transattivo, in caso di mancato riconoscimento del medesimo importo da parte di Cal»

Quando però Brebemi - società che gestisce l'autostrada e ha affidato i lavori ai suoi soci - ha chiamato in causa Cal, in qualità di concedente, ha scoperto che la società , avrebbe voluto tenersi fuori, ritenendosi estranea alla questione del maggior costo dei lavori . La richiesta di valutazione dei maggiori costi sopportati per l'esecuzione dei lavori è rimasta inevasa a lungo. Fino a quando non è arrivata nell'aula del Tar su richiesta di Brebemi.

Con la sentenza n. 1989/2020, depositata il 26 ottobre, il Tribunale ha accolto le richieste di Brebemi, imponendo al Consorzio delle autostrade lombarde di occuparsi delle riserve. I giudici hanno riconosciuto ch in base alla convenzione stipulata tra Cal e Brebemi le riserve
devono essere «considerate parte dell'investimento complessivo per gli importi effettivamente liquidati dal Concessionario alle imprese appaltatrici o fornitrici» al ricorrere di alcune condizioni, una delle quali è appunto il fatto di essere «riconosciute dovute dal Concedente», cioè da Cal.

Per i giudici questo passaggio esclude che il Consorzio potesse chiamarsi fuori dalla questione, dichiarando «la propria estraneità al rapporto contrattuale tra Brebemi e il Consorzio Bbm», considerato che al contrario la clausola «presuppone proprio l'esistenza di tale diverso rapporto contrattuale».

Conseguenza? Anas e Aria dovranno prendere in mano la questione avviando la valutazione degli extra-costi entro 30 giorni dalla sentenza e concludendo l'esame entro i successivi 90 giorni, a meno di un prevedibile appello al Consiglio di Stato.

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