Appalti

Ragusa-Catania, accordo sulle risorse: verso ok al progetto definitivo

Il viceministro del Mit Giancarlo Cancelleri: enorme passo avanti, opera completamente finanziata. Oggi al pre-Cipe la cessione del progetto di Sarc all'Anas e le clausole "anti contenzioso"

di Massimo Frontera

Più vicino l'ok alla Ragusa-Catania. Ieri è stata definita nel dettaglio - e poi approvata - la riprogrammazione dei fondi Fsc della Sicilia che consente, come anticipato nei giorni scorsi , alla regione di anticipare le risorse per l'opera, senza attendere i tempi della prossima programmazione 2021-2027. Le poste di finanziamento sono state rideterminate, ritagliando appunto quei 387,26 milioni di euro necessari a raggiungere i circa 750 milioni del costo dell'opera, in base alla valutazione del progetto definitivo.

Tutto questo è avvenuto, ieri, appunto, nella riunione della cabina di regia dedicata alle infrastrutture della Sicilia. A darne notizia è il viceministro delle Infrastrutture Giancarlo Cancelleri, pentastellato e siciliano, già deputato e membro dell'Assemblea regionale siciliana. «Oggi abbiamo fatto un enorme passo avanti - ha detto - perché possiamo dire che l'opera è completamente finanziata».

L'operazione non è stata indolore per la viabilità siciliana: è infatti stata praticamente cancellata la realizzazione della terza corsia della tangenziale di Catania, il cui stanziamento è stato quasi totalmente drenato (da 276 milioni a 4 milioni). «Di fatto - spiega Cancelleri - quest'opera era diventata irrealizzabile perché gli spazi necessari a realizzare le nuove corsie sono stati occupati da nuovi edifici e la Regione probabilmente non la farà più». In compenso, della riprogrammazione hanno beneficiato sia nuove altre opere, come l'ammodernamento della Adrano-Paternò (87,231 milioni), sia interventi esistenti, con l'assegnazione di 15 milioni in più alla Statale 115 Vittoria-Comiso e 50 milioni in più alla strada a scorrimento veloce Licodia-Eubea.

Il pre-Cipe di oggi e prossimo Cipe entro marzo
Il pre-Cipe convocato per oggi - inoltre - potrebbe svolgere un altro passaggio fondamentale per la realizzazione dell'opera, cioè l'approvazione della cessione all'Anas del progetto realizzato dalla Sarc, la concessionaria di Vito Bonsignore. Il costo del progetto, valutato in circa 32 milioni, era arrivato a 40 milioni considerando altre poste: "spese" per circa 4 milioni di euro e, inoltre, il cosiddetto "giusto vantaggio", sempre a favore del concessionario, per altri 4 milioni di euro. Quest'ultima voce, in base alle intese tra Anas e concessionario, è stata cancellata. «Ad oggi - riferisce il viceministro Cancelleri - il concessionario e l'Anas stanno interloquendo per verificare e stabilire il prezzo e i tempi e del nuovo articolo 35 del decreto milleproroghe. Ma al momento il costo è sceso da 40 a 36 milioni». Oltre al costo di cessione del progetto, il pre-Cipe esaminerà anche importanti clausole "anticontenzioso" - cioè di rinuncia da parte del concessionario Sarc a rivalse o pretese nei confronti del Mit - l'esame positivo dell'Anas sul progetto, e lo schema di decreto Mit-Mef con il quale si stabilisce la cessazione della concessione in capo a Sarc e il cambio di soggetto attuatore, conferendo all'Anas la capacità di diventare stazione appaltante. Se l'esame sarà positivo, la Ragusa-Catania potrebbe essere messa all'ordine del giorno del prossimo Cipe, in programma entro la metà di questo mese di marzo.

Il costo dell'opera crescerà
Il costo dei 750 milioni dell'opera si ricava dal progetto definitivo. Ma è già previsto che
il costo finale sarà più elevato. Già l'assessore alle Infrastrutture della regione Sicilia Marco Falcone aveva stimato una crescita a circa 900 milioni di euro . Una conferma (ma per un incremento inferiore) arriva anche dal viceministro Cancelleri, il quale segnala che nella documentazione che sarà esaminata al pre-Cipe sarà, tra le altre cose, specificato che «in fase di redazione del progetto esecutivo potrebbero esserci variazioni e modifiche che comunque non faranno lievitare il prezzo oltre il 10%».

Appalto gestito dal presidente della Regione
È confermato che la realizzazione dell'opera sarà affidata al presidente della Regione Sicilia, in qualità di commissario di governo. La soluzione dovrebbe consentire di abbreviare i tempi della procedura. Il progetto esecutivo sarà completato dall'Anas. Va anche considerato, come riferisce sempre Cancelleri, che il governo sta lavorando a un "decreto legge crescita" che, tra le altre cose, dovrebbe contenere anche misure per la riattivazione dei cantieri, in cui potrebbe essere considerata la stessa Ragusa-Catania. «Quest'opera - chiosa Cancelleri - potrebbe vedere il via libera del Cipe entro la prima metà di marzo, e il commissariamento subito dopo, per effetto dei provvedimenti cui il governo sta lavorando con l'elenco delle opere da sbloccare per fare ripartire i cantieri».

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