Personale

Dirigenti e segretari, in vigore il nuovo contratto

Gli istituti a contenuto economico e normativo con carattere vincolato e automatico saranno applicati entro il 17 gennaio

di Daniela Casciola

É in vigore da oggi il nuovo contratto dell'area Funzioni locali, concluso da remoto dopo ben 11 anni di attesa per 15.000 dirigenti professionali, tecnici e amministrativi che lavorano in Regioni, Autonomie locali, Camere di commercio, enti e aziende del servizio sanitario nazionale, Arpa, Istituti zooprofilattici, Agenas, Ipab, Inmp, nonché i segretari generali di Comuni e Province (si veda anche Enti locali & edilizia del 30 luglio).

Ieri la firma definitiva con l'adesione di tutte le organizzazioni sindacali, come ricorda la Direl, federazione nazionale dirigenti enti locali.

Gli effetti del contratto decorrono dal giorno successivo alla data di stipulazione, ovvero da oggi 18 dicembre ma gli istituti a contenuto economico e normativo con carattere vincolato e automatico saranno applicati dalle amministrazioni entro trenta giorni dalla data di stipulazione, ovvero entro il 17 gennaio 2021.

Tra i primi provvedimenti attuativi a carico delle amministrazioni figurano gli aggiornamenti del cedolino stipendiale del mese di gennaio 2021, che presenterà gli adeguamenti economici a regime previsti dal contratto per quanto attiene alle componenti del trattamento tabellare fisso (rideterminato in 45.260,77 euro su 13 mensilità), del salario accessorio relativamente alla retribuzione di posizione (aumentata dal 1° gennaio 2018 di 409,50 euro annui comprensivi di tredicesima), nonché, attraverso l'adozione dei conseguenti provvedimenti di inquadramento economico, il calcolo e la liquidazione degli importi delle annualità relative agli aumenti contrattuali pregressi del quadriennio 2016/2020 - 7.398,30 euro o le maggiori o minori somme spettanti con riferimento alla sezione contrattuale di appartenenza).

Molte le novità: oltre all'incremento a regime di 125 euro lordi mensili (come per tutte le altre dirigenze pubbliche), per i dirigenti del Ssn abolizione dell'orario di lavoro e investimento sui primi incarichi, con il mantenimento del requisito quinquennale di anzianità solo per le strutture complesse, salario semplificato e unico per i ruoli Pta (professionale, tecnica e amministrativa), con l'eliminazione della «differenza sui minimi», due fondi contrattuali. Per i dirigenti di Regioni e Autonomie locali è previsto l'ampliamento delle materie oggetto di confronto e contrattazione sindacale, maggior trasparenza nei criteri e nelle procedure di conferimento degli incarichi e compensi per gli interim; per i segretari garanzie sui trattamenti economici in godimento e un preciso impegno a rivedere il sistema di classificazione e la struttura retributiva mediante la costituzione di una Commissione paritetica nazionale.

Sin dai primi di gennaio dovrebbero essere avviati i tavoli di contrattazione decentrata territorriale e di ente per l'applicazione dei vari istituti normativi ed economici previsti dal contratto, che andranno a regolamentare e stabilire le ulteriori condizioni economiche e normative riguardanti il trattamento economico e giuridico del salario accessorio, (diritto all'incarico, retribuzione di posizione e di risultato, retribuzione degli interim, clausola di salvaguardie e welfare integrativo, solo a titolo esemplificativo) ma anche i processi di innovazione organizzativa e gestionale attraverso la costituzione di un tavolo di confronto tra amministrazioni, sindacati e personale dipendente mediante l'attivazione di un organismo paritetico (Organismo paritetico per l'innovazione).

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