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Palermo lancia il maxiconcorso per progettare il centro direzionale della Regione

L'investimento complessivo è di circa 425 milioni, di cui 270 per l'esecuzione dei lavori

di Al. Le.

Concorso di progettazione in due fasi per il nuovo Centro direzionale della Regione Siciliana a Palermo. È stato pubblicato il bando riservato ai professionisti per la struttura che ospiterà tutti gli uffici centrali dell'amministrazione regionale, per un investimento complessivo di circa 425 milioni di euro, di cui 270 per l'esecuzione dei lavori. Il bando fa seguito al protocollo d'intesa tra il Dipartimento Tecnico della Regione Siciliana il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (Cnappc) e l'Ordine degli architetti di Palermo.

«Il concorso per la progettazione del centro direzionale di Palermo costituisce una tappa importante lungo un percorso tracciato dal Consiglio Nazionale degli Architetti, con l'obiettivo di diffondere, sul territorio nazionale, il concorso di progettazione a due gradi – afferma il vice presidente del Consiglio nazionale degli architetti Rino La Mendola - che riteniamo lo strumento ideale per valorizzare la professionalità dei concorrenti, per acquisire il miglior progetto in relazione alle aspettative della committenza e per promuovere dunque architettura di qualità».

«Si tratta – dice il presidente dell'Ordine degli Architetti, Francesco Miceli - di uno tra i più importanti concorsi di progettazione, per dimensioni ed importo, finora effettuati nel nostro Paese. L'auspicio è che al concorso partecipino i grandi studi di architettura europei e di livello internazionale e che ci sia una partecipazione ampia e qualificata. Per questo è fondamentale che la giuria del concorso che sarà nominata nei prossimi giorni, sia di altissimo profilo. Come Ordine degli Architetti di Palermo proseguiremo la nostra attività di supporto agli uffici della Regione e al Rup. Abbiamo interesse che la Sicilia entri a pieno titolo tra le regioni e le realtà europee impegnate sul fronte della qualità del progetto e dell'architettura contemporanea».

Il bando prevede due fasi: nella prima si dovrà presentare solo una proposta di idea progettuale. Tra tutte le proposte ne verranno selezionate cinque che dovranno poi essere trasformate in progetti preliminari secondo una tempistica già definita nel disciplinare di gara.
Il centro sorgerà su via Ugo La Malfa, nell'area attualmente occupata dai vecchi uffici dell'ente minerario siciliano. Al vincitore del concorso, previo reperimento delle risorse, saranno affidate anche le fasi successive della progettazione, sino al livello esecutivo.
Il concorso, supportato dalla piattaforma del Consiglio Nazionale degli architetti, è bandito dal dipartimento regionale Tecnico, nella qualità di stazione appaltante, mentre il ruolo di responsabile unico del procedimento è rivestito dal dirigente generale del dipartimento dell'Energia, Salvatore D'Urso.

«In Sicilia – conclude La Mendola - abbiamo trovato terreno fertile nel Governo Musumeci ed in particolare nell'Assessorato alle Infrastrutture che ha già adottato i bandi tipo, redatti in collaborazione con la Rete delle Professioni Tecniche, grazie ai quali nel 2019 in Sicilia si è registrato un incremento degli incarichi ai liberi professionisti pari al 64% rispetto all'anno precedente. A questo si aggiunga che il Dipartimento Regionale Tecnico ha già lanciato un primo concorso per la costruzione della cittadella giudiziaria di Catania, grazie al quale, nel giro di quattro mesi, è stato bandito il concorso, è stato proclamato il vincitore ed è stato acquisito un progetto di fattibilità tecnica ed economica di qualità, a cui presto farà seguito la progettazione esecutiva».

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