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Lazio, piano per il rilancio da 289 milioni

La Regione Lazio vara il piano di investimenti per il rilancio del territorio dopo l’emergenza del Covid-19. Sul piatto ci sono 289,28 milioni di euro, frutto della rimodulazione dei fondi Ue 2014-2020, per interventi nel breve-medio termine. Si va dalla potenziamento dei presidi sanitari, fino alla riduzione delle tasse, passando per la «sostenibilità ambientale, la digitalizzazione da sviluppare in ogni contesto e l’aggiornamento del piano infrastrutturale. Con la ricerca e innovazione alla base di tutti i progetti», come spiega il vicepresidente della Regione Lazio Daniele Leodori, che ha con forza voluto il progetto.

Il piano è frutto di una attività andata avanti negli ultimi mesi: a metà aprile sono iniziati i lavori di LazioLab, la squadra di esperti e professionisti provenienti da varie università e centri di ricerca di Roma e del Lazio, riunita dalla Regione. Gli esperti hanno elaborato un progetto che è stato fatto proprio dalla Giunta guidata da Nicola Zingaretti. Adesso partirà una serie di incontri da domani 25 giugno fino al 23 luglio, su tutto il territorio regionale, per coinvolgere i soggetti e gli attori direttamente interessati. L’obiettivo, oltre alla comunicazione dell’iniziativa, sarà quello di «recepire le istanze che ci verranno proposte – sottolinea Leodori – anche in vista del prossimo ciclo di programmazione dei fondi europei 2021-2027. Il lavoro che abbiamo fatto e che stiamo facendo produce effetti sia nell’immediato che nel medio termine».

Si comincia domani a Roma presso la Regione Lazio, poi il 1° luglio a Viterbo (l’evento accorpa anche la provincia di Rieti), quindi il 9 luglio a Cassino (Frosinone), il 13 luglio a Santa Marinella (Roma) presso il Castello di Santa Severa. Penultimo appuntamento il 16 luglio a Latina e infine il 23 luglio a Roma sempre presso la sede della Regione Lazio.

Come prevedibile, la quota di risorse maggiore (82 milioni) sarà destinata alla sanità, con un orizzonte di spesa immediato: 47 milioni andranno per potenziare la presenza sul territorio e 35 saranno per il progetto Sanità Digitale.

Ma una cifra importante (che punta ad essere impiegata subito) sarà destinata anche al contenimento della pressione fiscale sulle imprese (quella del Lazio è tra le più alte d’Italia): 51 milioni. «Probabilmente interverremo sull’Irap, ma dobbiamo prima verificare le compatibilità con la legislazione statale e comunitaria», chiarisce Leodori.

Circa 48 milioni saranno poi destinanti, in un orizzonte temporale di massimo 18 mesi, alle agevolazioni fiscali per investimenti nella sostenibilità e digitalizzazione. L’obiettivo è arrivare e una sorta di “credito fiscale” pari al 30% dell’investimento realizzato dall’impresa destinataria dell’intervento. Si va dalla digitalizzazione del settore del commercio agli investimenti in cybersecurity delle imprese, passando per quelli nella digitalizzazione/dematerializzazione, in protocolli di sicurezza per il settore del turismo, nella costruzione di piattaforme di vendita digitale tematiche e in impianti fotovoltaici negli stabilimenti balneari.

Saranno 35 i milioni destinati ad interventi per l’agricoltura (tra cui opere/impianti di bonifica di preminente interesse regionale e manutenzione dei corsi d’acqua). Mentre 23 milioni andranno alla sostenibilità, alla digitalizzazione e ai beni pubblici fondamentali. In questa voce sono compresi gli interventi legati scuola (18 milioni, in primis per garantire in sicurezza la ripresa dell’anno scolastico) ed energie rinnovabili (5 milioni). Saranno poi 20,28 i milioni a favore degli incentivi alla rottamazione/acquisto di mezzi di trasporto non inquinanti: furgoncini (per i proprietari che nei giorni di sforamento delle polveri non riescono a entrare nei centri storici) auto ibride e motori nautici elettrici. L’intervento a favore di quest’ultima categoria punta anche a fornire un impulso alla cantieristica, che rappresenta un importante settore dell’economia del Lazio.

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