Urbanistica

Superbonus, la Sardegna promuove un maxi Ppp per il «revamping» di 35mila alloggi pubblici

Il piano annunciato dal presidente della Regione per le case gestite dall'azienda Area

di M.Fr.

Le prospettive sono di grande scala. «È il più grande piano nella storia dell'edilizia popolare in Sardegna - assicura il governatore Christian Solinas - con ricadute fino a 1 miliardo di euro, e possibilità di creare 14mila posti di lavoro». L'Isola - grazie al superbonus che assicura, almeno in teoria, la copertura finanziaria - punta sfruttare lo sgravio statale per mettere in efficienza il proprio patrimonio edilizio residenziale pubblico, accendendo un volano straordinario per l'economia della Sardegna. Almeno sulla carta.

Il bando non c'è ancora e neanche i tempi sono difiniti, anche se sono di fatto imposti dalle scadenze legate al superbonus che, per gli ex Iacp e aziende casa, è di un anno in più (30 giugno 2023 se i lavori avviati sono arrivati ad almeno il 60% entro il 31 dicembre 2022). La Regione mette sul piatto 35mila edifici in totale (oltre agli spazi commerciali, anch'essi inclusi nel piano) distribuiti nelle varie province dell'Isola. I destinatari, specifica Solinas, sono le imprese edili. Il piano verrà attuato tramite l'Area, l'azienda regionale per l'edilizia abitativa in partenariato pubblico-privato (peraltro gestita da un commissario).

La Regione informa che Area individuerà un «general contractor, che sarà il committente finale, mentre dal punto di vista amministrativo potrebbe essere Cassa Depositi e Prestiti – con cui sono state avviate le interlocuzioni - il soggetto che assisterà gli operatori nella gestione della pratica amministrativa e contabile». Il piano, come si diceva è vastissimo. I 35mila immobili includono 15.164 alloggi di proprietà Area e 19.381 alloggi in fabbricati di proprietà mista «molti dei quali presentano un'età media di circa 52 anni», con punte di oltre 64 anni per gli immobili nei comuni della provincia di Carbonia-Iglesias, mentre nelle province di Nuoro, Ogliastra, Oristano e Medio-Campidano l'età media è di poco superiore ai 32 anni.

«Le proposte - anticipa sempre la regione - preferenzialmente in regime di project financing, dovranno contenere un esauriente progetto di fattibilità che comprenda le caratteristiche prestazionali, le specifiche funzionali, la diagnosi energetica degli edifici oggetto di riqualificazione, la stima economica degli interventi, una bozza di convenzione e il piano economico-finanziario». Nel caso di edifici di totale proprietà di Area, l'agenzia regionale cederà alle imprese il credito d'imposta sul superbonus, «puntando a una riqualificazione diffusa del decoro urbano e dell'immagine delle periferie». Per gli edifici in condomini misti, Area parteciperà in quota e metterà a disposizione dei condomini un capitolato prestazionale con i requisiti minimi ammissibili degli interventi. E faciliterà il dialogo tra le imprese interessate e gli amministratori di condominio. Per tutti gli edifici gestiti da Area ma di proprietà di altri Enti, l'agenzia potrà proporre ai Comuni la cessione degli alloggi in gestione per consentire la fruizione del superbonus.

«Prende avvio - annuncia Solinas - un radicale recupero edilizio imperniato sul miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici, con effetti evidenti sui tessuti urbani di 326 città, sulle periferie e sui paesi dell'Isola in termini di lotta al degrado e miglioramento delle condizioni di vita degli inquilini. Con il piano di riqualificazione poniamo le basi per la creazione di nuovi posti di lavoro, fino a 14mila unità, con una ricaduta economica che tocca potenzialmente 1 miliardo di euro». «Grazie al coinvolgimento dei privati nel piano di riqualificazione degli immobili - aggiunge - sosteniamo uno dei comparti più importanti della nostra economia, in forte crisi».

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