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Unione Webuild-Astaldi, Cdp: campione nazionale. I sindacati: notizia positiva

Palermo: nasce gruppo con competenze uniche, Cdp continuerà a supportare i piani di crescita

di M.Fr.

«L'aggregazione tra Webuild e Astaldi rappresenta un importante tassello del Progetto Italia, avviato nel 2019 con il supporto di Cassa Depositi e Prestiti e finalizzato a creare il campione italiano nel settore delle costruzioni». Così in una nota all'amministratore delegato di Cdp, Fabrizio Palermo, secondo cui «l'unione di Webuild e Astaldi fa nascere un gruppo caratterizzato da competenze uniche e permette di cogliere rilevanti opportunità di business per lo sviluppo anche di infrastrutture complesse sui mercati internazionali, con benefici per tutta la filiera italiana delle costruzioni e in particolare per le imprese di piccola e media dimensione che ne fanno parte. Nel suo ruolo di azionista di lungo periodo - aggiunge Palermo - Cdp continuerà a supportare i piani di crescita di Webuild, sostenendo in un'ottica di sistema non solo operazioni straordinarie di consolidamento di altre aziende italiane del settore, ma cercando anche di promuovere sinergie virtuose tra le società partecipate del Gruppo».

Le prime reazione dei sindacati sono positive. «Apprendiamo con soddisfazione che le operazioni per la ricapitalizzazione di Astaldi e la conseguente acquisizione del 65% della società da parte di Webuild risultano concluse positivamente», dice Fillea-Cgil in una nota. «Il salvataggio di una grande e storica realtà del settore inserita in una strategia volta a creare un grande polo delle costruzioni in Italia anche con il contributo di soggetti istituzionali e sistema bancario - prosegue il comunicato - èun presupposto importante per il rilancio delle infrastrutture e delle politiche industriali di questo Paese». «Il raggiungimento di questo importante obiettivo - conclude la nota di Fillea - per noi deve coincidere con l'inizio di una stagione di confronto e partecipazione dei lavoratori volta a definire il processo di integrazione finalizzato al rilancio occupazionale, organizzativo e produttivo del nuovo gruppo Webuild».

Anche per Filca-Cisl l'operazione è positiva in quanto, afferma il segretario generale Franco Turri, «si pongono le basi per un deciso rafforzamento del polo delle costruzioni nel nostro Paese, e si dà un po' di speranza al settore edile, dopo 12 lunghi anni di crisi profonda. L'operazione consentirà la creazione di un unico gruppo, che contribuirà sicuramente a qualificare il mercato delle costruzioni italiano e che presenta numeri di tutto rispetto, 70mila addetti e un portafoglio ordini di circa 40 miliardi di euro». «La creazione di questo grande gruppo - prosegue Turri - ci ricorda quanto sia necessario un grande progetto industriale per il Paese e rappresenta l'occasione per ribadire che non bisogna perdere altro tempo e che è quanto mai urgente e indifferibile trasformare in cantieri, e quindi in lavoro vero, tutti gli annunci fatti dal Governo negli ultimi mesi».

«L'acquisizione di Astaldi da parte della WeBuild è un'ottima notizia che salva e rilancia la società romana, colosso delle costruzioni apprezzato in tutto il mondo, e, soprattutto, è il presupposto basilare per salvaguardare l'occupazione di tutti i suoi lavoratori» aggiunge il segretario generale di Feneal Uil Vito Panzarella. «Occorrerà però - aggiunge Panzarella - puntare sulla qualità delle opere e sulla rapidità di esecuzione, continuando ad investire nella professionalità della manodopera e dei tecnici, per i quali continueremo a chiedere sempre maggiori tutele ed un'attenzione costante alla loro salute e sicurezza». «Ci auguriamo - conclude il sindacalista - che la nuova realtà industriale voglia anche rappresentare un esempio di relazioni industriali, dove il confronto e la partecipazione dei lavoratori siano un valore aggiunto per il rilancio di un nuovo modello di sviluppo».

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