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Il team guidato da Ets Engeneering & Tecnical Services vince il restauro del ponte Musmeci a Potenza

Nel gruppo anche Valle 3.0, Muttoni et Fernandez ingénieurs conseils, Dr. Schwartz consulting

di Mariagrazia Barletta

È il raggruppamento guidato da Ets Engeneering & Tecnical Services, di cui fanno parte Valle 3.0, Muttoni et Fernandez ingénieurs conseils, Dr. Schwartz consulting e gli architetti Carmela Andriani, Mario Avagnina e Giulia Boller, ad aggiudicarsi il concorso per il restauro conservativo del ponte Musmeci a Potenza. La graduatoria del concorso, al momento provvisoria, è stata annunciata mercoledì 23 settembre al termine della seduta per la decriptazione della documentazione amministrativa con cui è stato fatto cadere l'anonimato delle proposte. La designazione definitiva si avrà una volta terminate le procedure di verifica dei requisiti richiesti al vincitore. A spiegare le motivazioni che hanno condotto alla scelta del progetto vincitore è stato Mario Restaino, dirigente comunale e presidente della commissione giudicatrice.

«Molto buona l'analisi del degrado – ha evidenziato – e ottima la soluzione per il restauro corticale, con la predisposizione di un cantiere ‘pilota', soluzione innovativa e che offre grandi vantaggi, consentendo di operare scelte tecniche durante i lavori, oltre alla progettazione ad hoc per l'intervento che si andrà a realizzare. Molto bene la soluzione del sollevamento delle travi tampone, con l'inserimento di una struttura sostitutiva temporanea». Valutata positivamente anche la scelta di «recuperare il profilo originale voluto dal progettista Musmeci».

Il ponte, dichiarato monumento di interesse nazionale, in quanto espressione delle più avanzate tecniche di calcolo e costruttive del XX secolo ed esempio di forma continua, organica e moderna, sarà oggetto di un intervento che comprenderà un sistema di azioni che dovranno garantirne la conservazione, la fruizione e la valorizzazione anche ai fini turistici. Oltre ad una profonda analisi del degrado e delle misure per porvi rimedio, si prevede anche la riqualificazione ambientale e culturale delle aree al di sotto dell'opera-capolavoro di Sergio Musmeci. Sistemazione che, tra l'altro, era prevista nel progetto originale, ma non fu mai realizzata. Elemento delicato è rappresentato inoltre dal ripristino e rinforzo statico delle selle gerber.

Da bando il costo per la realizzazione dell'intervento è stimato in 2 milioni di euro. Ai primi classificati va un premio di 30mila euro. Una volta giunti alla graduatoria definitiva, il team vincitore avrà 60 giorni di tempo per sviluppare il progetto e raggiungere il livello di definizione dello studio di fattibilità tecnica ed economica. Seguirà la procedura negoziata senza bando per affidare ai vincitori i successivi gradi di progettazione, per i quali il bando prevede un compenso complessivo che sfiora i 300mila euro.

Al secondo posto si classifica il team guidato dallo studio associato Campanella Tessoni (con lo studio associato 5BG Architetti, Lorenzo Jurina e Edoardo Oliviero Radaelli). Conquista il terzo posto Fhecor Ingenieros Consultores, la società con sedi in Spagna e in America che lo scorso giugno, con Alberto Campo Baeza, si è aggiudicato il progetto per il ponte sul Piave a Belluno (si veda l'articolo dello scorso 11 giugno). Il quarto posto ex aequo va ai gruppi capitanati da Massimiliano Muscio (con SM Ingegneria e IS E4S) e da Antonio Maroscia (con Gabbiani & Associati Studio di Progettazioni, Franchetti Spa, E.I. Engeenering Innovation e Fabertechnica Engeneering).

Credit immagine : documenti di gara (Reportage fotografico 2019 - arch. Pasquale Fanelli)

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