Appalti

Opere in stallo, variante di Casalpusterlengo (Lodi) ferma da sei mesi per la verifica dell'offerta

L'appalto da 106 milioni vede in pole position l'impresa pugliese Aleandri. Il bando risale addirittura a dicembre 2017

di Mauro Salerno

Un'opera ferma da sei mesi, a oltre due anni di distanza dalla pubblicazione del bando per verificare i conti dell'offerta presentata dall'impresa prima classificata. Succede in Lombardia, nella gara da 106 milioni per la variante di Casalpusterlengo, a due passi da Codogno e Lodi , in una delle zone più colpite dal Coronavirus. L'offerta messa in stallo è quella presentata dall'impresa pugliese Aleandri, risultata prima in classifica con un ribasso di circa il 22% sulla base d'asta, per un cantiere da realizzare su progetto esecutivo. Dunque, verrebbe da dire, con più facilità di giudizio da parte della commissione valutatrice rispetto a casi più complessi, come quando a finire in ballo non c'è solo la realizzazione dei lavori ma anche uno sviluppo progettuale ed eventuali migliorie tecniche.

Eppure da sei mesi nulla si muove. La vicenda dell'opera appaltata dall'Anas ha avuto già qualche riverbero sui giornali del territorio, dove la variante è attesa da circa 30 anni per snellire il traffico pesante che circola nella zona con un impatto positivo anche sull'inquinamento. Agli anni dell'attesa ora si è aggiunto il lunghissimo iter di gestione della gara, anche questo misurabile in anni invece che in settimane o al massimo mesi come sarebbe naturale attendersi. E anche la stampa locale , che nonostante i ritardi scommetteva sull'avvio dei lavori a inizio anno, dovrà di nuovo aggiornare i tempi.

Difficile ignorare un'inusuale dilatazione dei tempi riavvolgendo il nastro della vicenda. Il bando per l'assegnazione della commessa risale a dicembre 2017. Dieci mesi, fino ad arrivare all'ottobre 2018, sono serviti solo per spedire le lettere di invito. La seduta pubblica con l'esame delle offerte economiche e la compilazione della graduatoria risale a luglio 2019. Subito dopo è scattata la verifica dell'anomalia dell'offerta risultata prima in graduatoria, con la richiesta di giustificare i prezzi. Documenti consegnati dall'impresa il 16 settembre dell'anno scorso. Dopo il buio.

Quasi inutile bussare alle porte dell'Anas per provare a saperne di più. Dagli uffici trapela solo che quello che si sa già: cioè che la procedura di aggiudicazione è ferma (anzi "in corso") per la verifica di congruità e che ("anche per l'emergenza Coronavirus", che però è arrivata dopo) non è possibile individuare una data precisa di conclusione dell'iter. La Spa delle Strade sottolinea però che sono già stati eseguiti gli espropri e che nel frattempo è stato aggiudicato l'appalto per la bonifica degli ordigni bellici. I lavori per questa attività, consegnati lo scorso mese di febbraio, dopo un periodo di sospensione dovuto all'emergenza sanitaria sono ripresi lo scorso il 27 aprile.

Il caso è stato anche al centro di una interrogazione parlamentare presentata il 22 gennaio e finora rimasta senza risposta.

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