Urbanistica

Ferrovie dello Stato primo investitore del Paese anche nell'anno della pandemia

Spesi circa 9 miliardi (+5%) di cui 7 in infrastrutture stradali e autostradali

di Marco Morino

Il Gruppo Fs si conferma primo gruppo industriale del Paese per investimenti tecnici, il complesso delle sue attività (dirette e indirette) vale il 2,4% del Pil nazionale, la situazione patrimoniale resta solida (41,4 miliardi di mezzi propri) anche se nel 2020 il Covid ha picchiato duro sui ricavi della compagnia, in particolare della controllata Trenitalia. Lo si evince dalla relazione finanziaria annuale della società al 31 dicembre 2020. La relazione, che include anche il bilancio consolidato di Gruppo, è stata approvata ieri dal consiglio di amministrazione di Fs.

Vediamo i principali risultati. Nel 2020 il Gruppo Fs ha effettuato investimenti per circa 9 miliardi di euro (+5% sul 2019), di cui il 98% sul territorio nazionale e oltre 7 miliardi di euro in infrastrutture ferroviarie e autostradali, sostenendo le filiere produttive del Paese attraverso anticipazioni finanziarie per circa 1 miliardo di euro (nel 2019 erano stati 381 milioni). Un impegno che proseguirà negli anni a venire, con ulteriori gare, già annunciate dall’amministratore delegato di Fs, Gianfranco Battisti, per 21 miliardi. I ricavi operativi del Gruppo scendono, rispetto all’esercizio 2019, a 10,8 miliardi di euro, con un decremento complessivo di 1,6 miliardi di euro (-12,8%), essenzialmente dovuto al Coronavirus. I ricavi da servizi di trasporto, pari a 5 miliardi di euro, segnano un decremento di 2,5 miliardi rispetto al 2019 (di cui 2,3 miliardi per effetto Covid). Il risultato netto di periodo scende a -562 milioni di euro (-1.146 milioni di euro rispetto al 2019; -196,2%). Dice Battisti: «Tutti i margini dell’esercizio, in assenza di impatti da Covid, concentrati quindi nel settore trasporto passeggeri e, in misura inferiore, merci, avrebbero chiuso largamente in positivo, in piena continuità con gli ultimi anni, anche grazie alle buone performance degli altri settori di business del Gruppo». I costi operativi dell’anno si attestano a 9,2 miliardi di euro, in diminuzione di 610 milioni rispetto all’esercizio precedente, in buona parte grazie alle energiche azioni di contenimento messe in atto dal Gruppo durante il periodo di lockdown e nei mesi successivi. Ora è il momento di guardare avanti. Chiude Battisti: «Il Gruppo Fs aspira a supportare, nel suo ambito, la ripresa del Paese, contribuendo a una mobilità multi modale di passeggeri e merci». Sempre con un occhio attento alla sostenibilità ambientale: Ferrovie dello Stato punta a diventare un’azienda carbon neutral entro il 2050.

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