Appalti

Salini Impregilo è Webuild: opere ferme per 5,6 miliardi (non solo per il Covid)

Ok dell'assemblea straordinaria al cambio di nome. Ponte di Genova aperto al traffico entro il 30 luglio con varianti per 1,2 milioni

di Mau.S.

Cambio di nome ufficiale per Salini Impregilo, che ora è diventato WeBuild, con
l'approvazione dell'assemblea straordinaria degli azionisti.
Ciò dopo che la contestuale assemblea ordinaria ha confermato la nomina dei consiglieri Donato Iacovone con funzioni di presidente, Francesca Balzani, Pierpaolo Di Stefano, Giuseppe Marazzita e Marina Natale, in base agli impegni presi nel 2019 con l'accordo fondativo di Progetto Italia con Cdp, intervenuta attraverso Cdp Equity.

Nelle risposte alle domande preassembleari il gruppo ha chiarito di avere opere bloccate
per 5,6 miliardi: sono la Iricav Due (ferrovia alta velocità Verona-Padova) per 4,2 miliardi di euro la statale 106 Jonica per 0,9 miliardi e il nodo ferroviario di Genova per 0,5 miliardi.

Tra le opere sbloccate ci sono invece il primo lotto funzionale Iricav Due, Verona-Bivio Vicenza, per cui il 28 giugno 2019 il Mit ha completato le analisi costi-benefici e a dicembre 2019 sono state formalmente avviate le trattative col committente Rfi. Per la Jonica a marzo 2020 il committente Anas ha approvato il progetto esecutivo dell'intera tratta, con la
consegna lavori stimata per per maggio.

A un azionista che ha chiesto se il gruppo non sia"il più adatto per ottenere le concessioni di Atlantia" e quali siano le attuali possibilità di rilevarle, è stato risposto che il Cda
"non ha esaminato alcun dossier in merito".

Quanto invece al nuovo ponte di Genova l'avanzamento dei lavori è a circa l'80% e si prevede di aprirlo al traffico entro il 30 luglio, come da contratto. Le varianti richieste, con iter
autorizzativo in fase di completamento, prevedono maggiori costi per 1,2 milioni.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©