Fisco e contabilità

Macchinari e attrezzature hi-tech, al via dal 2 gennaio il bonus investimenti della nuova Sabatini

di Alessandro Sacrestano

Dal prossimo 2 gennaio riparte la corsa agli incentivi della Sabatini. A chiarirlo è un decreto del ministero dello Sviluppo economico dello scorso 22 dicembre, in cui viene confermata la "riserva" di fondi, stanziati appositamente per gli investimenti riconducibili a Industria 4.0. Le agevolazioni in argomento hanno trovato nuova linfa nella recente legge di bilancio (232/2016), che ha messo a disposizione delle imprese ben 560 milioni per l'incentivo reintrodotto dall'articolo 2 del Dl 69/2013. Il prossimo 2 gennaio 2017, quindi, sarà nuovamente possibile presentare domanda per l'accesso al contributo che, si ricorda, è pari all'ammontare degli interessi calcolati su un piano di ammortamento convenzionale con rate semestrali, al tasso del 2,75% annuo per cinque anni. La tornata di aiuti sarà, però, caratterizzata per la prima volta da uno spread dell'incentivo, con il riconoscimento di un beneficio finale incrementato del 30% per gli investimenti ricollegabili ad Industria 4.0.

Si tratta, in particolare, degli acquisti che si concretizzano in macchinari, impianti e attrezzature, nuovi di fabbrica, che siano finalizzati alla realizzazione di investimenti in tecnologie avanzate, quali quelli in big data, cloud computing, banda ultralarga, cybersecurity, robotica avanzata e meccatronica, realtà aumentata, manifattura 4D, Radio frequency identification (Rfid), nonché in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti. Non è difficile immaginare l'appeal che soluzioni fra quelle sopra menzionate esercitano nei confronti delle imprese e che, senza dubbio, costituiscono la filosofia che fa da ossatura alla cosiddetta quarta rivoluzione industriale. Studi statistici, fra i più disparati, infatti, segnalano come sia ormai convinzione comune a tutto il mondo imprenditoriale la necessità di migliorare i flussi informativi, implementare e integrare nuove tecnologie e metodologie e cambiare la cultura aziendale, creando nuovi modelli di business e strategie go-to-market. Il tutto in nome di un aumento di efficienza e per il miglioramento di processi decisionali che possano offrire sul mercato esperienza ed engagement.

Al momento, tuttavia, non sono ancora note le modalità specifiche attraverso le quali si potranno "prenotare" le risorse stanziate per tali investimenti. Sarà infatti un successivo provvedimento del Direttore generale per gli incentivi alle imprese che si occuperà di definire tutti i dettagli utili per avvantaggiarsi del contributo maggiorato. Quel che è certo, però, è che una quota del 20% delle risorse complessivamente messe a disposizione è vincolato a favore di tali investimenti. Il decreto si sofferma anche sulle domande presentate dalle imprese alle banche o agli intermediari finanziari prima del 3 settembre 2016 e da queste non incluse in una richiesta di prenotazione delle risorse inviata al Mise. Per tali istanze, il decreto conferma che le stesse saranno inserite dalle stesse banche o intermediari finanziari nella richiesta di prenotazione che si avvierà dal mese di gennaio 2017. Resta il fatto, comunque, che le istanze andranno sempre e comunque presentate utilizzando modulo disponibile nella sezione "Beni strumentali - Sabatini" del sito internet del Ministero www.mise.gov.it.

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