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Nell’area ex-Michelin di Cuneo nasce il nuovo polo della logistica

Lannutti per la sua flotta di 2.500 veicoli pesanti rileva il sito piemontese. A 5 anni dalla chiusura, lo stabilimento di Fossano trova una nuova vocazione

di Marco Morino

Cinque anni dopo la chiusura dello stabilimento Michelin di Fossano (Cuneo), l’area di 270mila metri quadrati su cui sorgevano gli impianti della multinazionale francese trova una nuova vocazione: diventerà un maxi centro logistico di proprietà del gruppo cuneese Lannutti, attivo nei servizi di trasporto merci e logistica. Lannutti dispone di una flotta di oltre 2.500 veicoli pesanti per effettuare spedizioni in tutta Europa. L’intesa tra i due gruppi privati per il passaggio di proprietà del sito è stata appena definita e prevede, tra l’acquisto dei terreni e le operazione per la riconversione delle attività, un investimento per circa 50 milioni di euro. L’ex stabilimento Michelin di Fossano produceva il cavo metallico e i cerchietti per gli pneumatici del gruppo transalpino.

In realtà, il significato strategico dell’operazione, per il territorio e per le imprese della zona, è molto superiore al valore economico dell’accordo. Il futuro centro logistico è vicino, per esempio, ad alcuni campioni nazionali nei rispettivi settori industriali: parliamo della Ferrero di Alba oppure della Alstom di Savigliano, dove vengono costruiti, tra gli altri, i treni ad Alta velocità per Italo-Ntv. Inoltre il futuro centro logistico è nei pressi dell’autostrada Torino-Savona, che assicura uno sbocco verso i porti liguri.

Spiega Franco Ghiglione, direttore generale del gruppo Lannutti: «Il centro logistico di Fossano sarà dotato di soluzioni tecnologiche all’avanguardia e potrà offrire prospettive di impiego interessanti in un settore, quello logistico, di grande attualità. E tutto questo, ci teniamo a sottolineare, evitando il consumo di nuovo suolo, ma attraverso la riqualificazione di un sito industriale dismesso a cui attribuire una nuova vocazione economica. Il polo di Fossano entrerà progressivamente in funzione a partire dal prossimo anno». Ma c’è un ulteriore aspetto che rende l’operazione ancora più interessante. Il gruppo Lannutti dispone già di due centri logistici: a Mondovì (240mila metri quadrati) e a Cuneo (280mila metri quadrati). «La struttura di Fossano andrà ad affiancarsi sinergicamente alle attuali piattaforme Lannutti di Cuneo e di Mondovì per costituire un vero e proprio sistema logistico tra Piemonte e Liguria, in un’area strategica del Nord-Ovest». Il centro di Mondovì, per esempio, già oggi svolge una funzione di retroporto rispetto allo scalo di Vado Ligure, nel quale sono in corso importanti investimenti da parte di Maersk e Cosco. Continua Ghiglione: «Teniamo presente che la provincia di Cuneo è il primo importatore in Italia di cereali. Inoltre i distretti piemontesi della meccanica e dell’agroindustria esprimono una domanda di servizi logistici che le nostre piattaforme si propongono di intercettare».

La provincia di Cuneo soffre da anni di un clamoroso deficit infrastrutturale, che ha un impatto significativo sulla produttività delle attività svolte sul territorio. Vale la pena ricordare l’eterna incompiuta della autostrada Asti-Cuneo, i ritardi dei lavori sul raddoppio del Tenda, le fragilità della Torino-Savona. All’ormai nota carenza delle vie di collegamento, si aggiungono i ritardi nella dotazione di piattaforme logistiche avanzate, che possano concentrare in centri specializzati le competenze, i flussi e le attività, attivando economie di scala e di specializzazione. Ed è su questo secondo aspetto che il progetto di Lannutti per l’area ex Michelin di Fossano si propone l’obiettivo di dare il proprio contributo, andando a realizzare e ad offrire agli operatori economici della provincia, e non solo, una piattaforma logistica moderna, versatile, baricentrica rispetto ai principali distretti industriali locali, aperta a soluzioni intermodali e connessa ai principali hub e corridoi logistici.

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