Appalti

Appalti e corruzione, scoperto un giro di tangenti a Messina: undici arresti

Funzionari del Genio Civile e un dirigente comunale, in cambio di regali e soldi avrebbero fatto vincere appalti a imprenditori compiacenti

di Q.E.T.

Il Gip parla di «inquietante contesto criminale», la Procura di «ampia rete di corruzione»: l'ennesima storia di asservimento della funzione pubblica a interessi privati va in scena tra Messina e Trapani, dove due funzionari del Genio Civile e un dirigente comunale, in cambio di regali e soldi, violando ogni regola, avrebbero fatto vincere appalti a imprenditori compiacenti. Undici le misure cautelari - tre in carcere, otto ai domiciliari - disposti al termine di un'inchiesta nata quasi per caso.

A Capodanno del 2019, nella notte, vengono sparati colpi di pistola contro la saracinesca di una tabaccheria. La polizia ipotizza un attentato del racket del pizzo, la vittima nega di aver subito richieste estorsive, ma non convince gli inquirenti che cominciano a intercettarlo. E scoprono i suoi legami con un commerciante pregiudicato. Grazie a due trojan piazzati nei telefoni di due sospetti è venuto fuori che un funzionario del Genio Civile di Messina, in cambio di soldi, favoriva nell'aggiudicazione di lavori pubblici le ditte edili di due imprenditori. Al funzionario erano stati promessi 2mila euro per ogni appalto vinto. Gli imprenditori avrebbero corrotto anche un ex assessore, amministratore del complesso di edilizia popolare 'Sottomontagna', gestito dall'Agenzia per il Risanamento della citta' (A.Ris.Me.). Senza aver mai effettuato una selezione, e dunque in violazione di legge, l'ex assessore, che avrebbe intascato 400 euro, ha affidato a un ditta i lavori per la sistemazione di un parcheggio.

Dal trojan piazzato in uno dei cellulari è poi venuta fuori un'altra storia di corruzione: quella di un funzionario del Comune di Messina in servizio al Dipartimento Immobili Comunali. Per mille euro il funzionario gli avrebbe affidato in somma urgenza, quindi senza gara, i lavori di manutenzione straordinaria al mercato cittadino Sant'Orsola. Ma l'azione non si sarebbe fermata a Messina. L'imprenditore si sarebbe aggiudicato i lavori di dragaggio nel porto di Mazara del Vallo (Tp), per un importo di oltre un milione. Per assicurarsi l'appalto del dragaggio del porto-canale avrebbe regalato al funzionario il denaro per l'acquisito di un'auto d'epoca e un soggiorno gratuito in un hotel di Messina. Nell'inchiesta è coinvolto anche un autista giudiziario : per riferire agli indagati notizie segrete su indagini in corso avrebbe preteso l'assunzione in una delle imprese di un familiare di una donna con cui aveva una relazione.

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