Amministratori

Hera, crescono gli utili - Proposto un dividendo oltre le stime del piano

In evidenza energia elettrica e gas grazie all'operazione Ascopiave

di Cheo Condina

Hera chiude il 2020 con tutti gli indicatori in crescita e il cda propone un dividendo di 11 centesimi per azione, in crescita del 10% sull'esercizio precedente e oltre il target di piano di 10,5 centesimi. La solidità patrimoniale del gruppo, ha spiegato il presidente esecutivo Tomaso Tommasi di Vignano, ha così ricadute positive per gli azionisti pubblici e privati: «La buona generazione di cassa dell'anno scorso ci consentirà, inoltre, di coprire integralmente la politica di aumento dei dividendi fino al 2024». Politica che, alla luce della cedola 2020 oltre le attese, verrà riparametrata verso l'alto con un punto d'atterraggio a 13 centesimi per azione al 2024 (anziché 12,5).

L'anno scorso, per la multiutility bolognese, si è chiuso con ricavi a 7,079 miliardi (+2,4%), un margine operativo lordo di 1,123 miliardi (+3,5%), un risultato operativo a 551,3 milioni (+1,6%) e un utile netto di pertinenza degli azionisti sostanzialmente stabile (+0,6%) a 302,7 milioni. La posizione finanziaria netta è in miglioramento a 3,227 miliardi (2,87 volte sul mol), a fronte di investimenti netti – comprensivi di 46,9 milioni relativi all'acquisto di partecipazioni finanziarie riferite principalmente ad Ascopiave – pari a 528,5 milioni, in crescita del 3,8% sul 2019. Allo stesso tempo si sottolinea «il miglioramento di tutti gli indicatori di sostenibilità con mol a valore condiviso in crescita a 420 milioni (+7,2%)».

Per quanto riguarda i margini, i contributi sono arrivati prevalentemente dalla crescita per linee esterne, oltre che dalla crescita organica. Le attività che hanno concorso maggiormente sono state energia elettrica e gas, grazie in particolare all'operazione con Ascopiave: in generale il risultato è stato quello di battere la performance del 2019 nonostante l'impatto del Covid. Conti positivi, ha argomentato Tommasi, «che si riflettono in tutti i principali indicatori e sono ancor più significativi alla luce delle difficoltà determinate dall'emergenza sanitaria».

«La crescita registrata dal gruppo è stata fortemente sostenuta dalla partnership con Ascopiave, che ha permesso un ulteriore consolidamento nel Triveneto - ha aggiunto l'ad Stefano Venier - Nonostante il contesto complesso, siamo riusciti ad anticipare fin da subito l'estrazione di una parte significativa delle sinergie previste».

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