Semplificazione impossibile se non si abbandona il culto formalistico
di Sergio Talamo

Se il presidente del Consiglio, nel suo primo discorso pubblico, va in Corte dei conti a dire che il problema è la «fuga dalla firma» di dirigenti e funzionari pubblici, vuol dire che il cambio di passo richiesto alla Pa coincide con velocità e cultura del risultato. Chiudere in un cassetto o insabbiare una pratica - ad esempio una concessione edilizia da cui dipende un'infrastruttura, o anche il semplice certificato richiesto dalla Signora Maria - è un serio danno che si fa allo Stato. Ma nessuno...