Amministratori

Pa nel mirino dei cybercrime, Comuni i più colpiti

Il rapporto di Exprivia ha registrato 34 attacchi, la metà dei quali nel solo mese di settembre, a causa della ripresa delle pratiche telematiche

di Daniela Casciola

Raddoppiato il numero di reati informatici riguardanti la Pubblica Amministrazione, tra i settori più colpiti con 34 attacchi, la metà dei quali nel solo mese di settembre, a causa della ripresa delle pratiche telematiche. Tra gli obiettivi preferiti dai criminali i Comuni, spesso non in grado di affrontare le minacce informatiche in maniera adeguata.

Lo dice terzo rapporto sulle minacce informatiche nel 2020 in Italia elaborato dall'Osservatorio sulla Cybersecurity di Exprivia, che ha analizzato 42 fonti di informazione pubbliche.

Dopo l'exploit del mese di giugno, con il lockdown appena concluso, i mesi estivi sono stati caratterizzati da un calo dei reati informatici in Italia, ma a settembre il cybercrime è tornato fortemente in azione.

Sotto i riflettori dell'Osservatorio anche il settore della sanità, dove i fenomeni aumentano del 38%.

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