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Condotte, tavolo in Toscana per salvare Inso: «Soluzione più vicina»

Ottimismo da presidente delle Regione Gianluca Giani. L'azienda specializzata nel comparto ospedaliero oggetto di un avviso pubblico di vendita in dirittura di arrivo

di El. & E.

«Inso è un patrimonio industriale sano e da salvare, che suo malgrado è stato travolto dalle vicende delle ripetute crisi che hanno colpito le aziende controllanti, da ultimo il gruppo Condotte. Le prospettive confermate al tavolo di oggi lasciano ben sperare per una soluzione finalmente definitiva».

Così il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani al termine del tavolo per fare il punto sulla procedura di amministrazione straordinaria di Condotte, società proprietaria di Inso, e della controllata Sof, che ha sede a Firenze e che occupa circa 450 posti di lavoro. In primo piano, spiega una nota, un aggiornamento a sindacati ed istituzioni da parte dei commissari, Giovanni Bruno, Matteo Uggetti e Gianluca Piredda sulla vendita della Inso, società di ingegneria nel campo ospedaliero, coinvolta nella crisi della capofila e già oggetto di un avviso pubblico di vendita in dirittura di arrivo.

Per la Toscana hanno partecipato in remoto l'assessore alle crisi aziendali Alessandra Nardini e il consigliere per il lavoro Valerio Fabiani; con loro Paolo Tedeschi, per gli uffici della presidenza della Giunta regionale. Tra i partecipanti anche il sottosegretario del ministero dello Sviluppo economico Alessandra Todde, che ha convocato il tavolo, e il sottosegretario al Ministero del Lavoro Francesca Puglisi. «Giudichiamo positivamente il lavoro svolto dai commissari sotto la supervisione del ministero allo Sviluppo economico - commenta Fabiani -; siamo alla parte finale dell'assegnazione della proprietà di Inso e Sof e abbiamo ricevuto rassicurazioni sul piano industriale che seguirà, sulle garanzie occupazionali, che saranno estese da due a tre anni, e sul pagamento degli stipendi nel periodo tra l'aggiudicazione della società e la vendita finale». «Chiediamo che la procedura arrivi a termine quanto prima, confermando il buon passo tenuto finora», conclude l'assessore Nardini.

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