Fisco e contabilità

Genova, Amiu investe 136 milioni: dopo il balzo del 20%, la Tari calerà

Al via il gestore unico del servizio integrato per 31 Comuni liguri

Un piano industriale dal valore complessivo di 136 milioni di euro che porterà Amiu, l’azienda di igiene urbana controllata dal Comune di Genova, a diventare la più grande della Liguria nel settore e a incrementare, forte anche di un nuovo impianto realizzato da Iren, dal 35,5% attuale al 65% entro il 2024 (questo è il target) la percentuale di raccolta differenziata su Genova. Un obiettivo che potrà portare anche, prevedono il sindaco, Marco Bucci, e il vicesindaco e assessore al bilancio, Pietro Piciocchi, a far calare già del 2022 la Tari che quest’anno è prevista in aumento di oltre il 20% a Genova. La Corte dei conti ha infatti imposto al Comune di inserire in bolletta gli extracosti di Amiu, determinati dalle spese per la messa in sicurezza della discarica di Scarpino, accumulatesi sotto la precedente giunta Doria e finora scaricati dalla giunta Bucci sul bilancio comunale, per non aggravare la Tari.

Grazie al nuovo contratto di servizio con la Città metropolitana, che è stato presentato ieri a Genova e avrà durata di 15 anni, Amiu potrà attivare investimenti per 92 milioni di euro (di cui 50 per automezzi, 28 per cassonetti intelligenti e 10 per impianti), 82 dei quali si concentreranno sul capoluogo della Liguria e 10 sul genovesato. Circa 54 milioni dei 92 arriveranno da prestiti bancari, il resto in autofinanziamento. A questi si sommano 44 milioni di un project financing con Iren legato all’entrata in funzione, prevista nel 2022, dell’impianto di Trattamento meccanico biologico (Tmb) dei rifiuti, che permetterà di convogliare tutta l’attività di trattamento del bacino del genovesato presso un unico polo impiantistico a Scarpino. L’impianto è realizzato da Iren Energia. Dal nuovo contratto l’azienda attende 2,3 miliardi di ricavi in 15 anni.

Il piano di sviluppo di Amiu, entrato in vigore l’1 gennaio, prevede anche che l’azienda diventi il gestore unico del servizio integrato di 31 Comuni (Genova compresa) tra l’area costiera e le valli dell’entroterra . In tre casi, Sater di Cogoleto, Aral di Arenzano e Scrivia ambiente di Novi Ligure, Amiu subentra alle aziende, assumendo il loro personale. La multiutility genovese passerà dunque da 1.550 a oltre 1.670 dipendenti . Il nuovo perimetro gestionale servirà 650mila utenti (+5%, perché Genova rappresenta l’80% del bacino) e segnerà l’81% in più quanto a estensione territoriale.

L’azienda, ha spiegato il presidente, Pietro Pongiglione, «investirà in mezzi, infrastrutture e impianti. Con una crescente attenzione ad ambiente, sostenibilità ed economia circolare». Bucci, da parte sua, in merito alla Tari ha assicurato che la giunta s’impegnerà «ad azzerare gli aumenti per le categorie che maggiormente sono in difficoltà a causa della pandemia». E Piciocchi ha aggiunto che «al momento c’è un picco di costi ma, già dal 2022, si potrà avere un decremento».

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