Appalti

Investimenti/2. Buia: sfruttare la grande occasione del recovery fund per rigenerare le città

Demolizione e ricostruzione e digitalizzazione sono le parole chiave per adeguare le aree urbane alle esigenze della collettività e dei nuovi stili di vita e di lavoro

di M.Fr.

La «grande occasione» costituita dalle risorse del recovery fund andrebbe sfruttata «per promuovere una vera rigenerazione urbana, orientata a sostenibilità e innovazione». Lo ha detto il presidente dell'Ance, Gabriele Buia, ieri agli Stati generali promossi dal governo , in svolgimento a Villa Pamphili a Roma, intervenendo dopo il discorso del presidente del Consiglio Giuseppe Conte. «La città - ha rimarcato il presidente dei costruttori edili - è la grande sconosciuta: nessun accenno nei programmi di rilancio, nessuno nel Piano Colao, pochi cenni nelle proposte del Governo. Eppure è lì che si giocano le vere sfide del futuro». «O forse - ha aggiunto Buia - pensiamo di tornare a crescere e a giocare un ruolo chiave in termini di competizione dei territori con città degradate, inquinanti e obsolete?».

«Non si può pensare di cambiare la città solo con programmi di social housing e risorse con il contagocce: 800 milioni di euro in 15 anni! Occorre avviare un Piano di innovazione e di trasformazione delle città per adeguarsi alle esigenze della collettività e dei nuovi stili di vita e di lavoro», ha suggerito Buia, sottolineando che «demolizione e ricostruzione e la digitalizzazione sono le parole chiave». «Senza un programma capace di attuare e rendere concreti questi obiettivi - ha aggiunto facendo riferimento all'istituto dell'Interesse pubblico, all'abolizione Dm del '68 sugli standard edilizi e alla revisione legge urbanistica del '42 - è inutile che continuiamo a parlarne».

Il presidente dei costruttori non ha risparmiato al governo stoccate polemiche per evidenziare il bilancio deludente nel confronto tra riforme attese e misure effettivamente adottate. «Negli ultimi 18 mesi ho partecipato a ben 8 tavoli di matrice governativa e uno di questi l'anno scorso a luglio lo presiedeva lei esattamente come oggi - ha detto -. Però questo deve essere l'ultimo». «Non possiamo ricominciare da capo», ha proseguito il presidente dei costruttori dopo aver ricordato che le proposte dell'associazione sono state inviate al governo in più occasioni. Buia ha chiesto pertanto al governo di sapere «come tutti questi programmi si traducono in azioni concrete in tempi definiti e controllabili».

Il numero uno dell'Ance ha incalzato il governo ricordando che il decreto semplificazioni, con le misure di snellimento delle norme sulle opere pubbliche, «è già in ritardo di quasi 20 giorni da quando era stato annunciato». E ha poi rinnovato la richiesta di un «piano per l'efficienza della Pa» che sfrutti le potenzialità della digitalizzazione, introduca termini perentori per le decisioni, tagli i passaggi e delle sovrapposizioni decisionali, ridefinisca l'abuso d'ufficio e il danno erariale e fissi in massimo 60 giorni i tempi per le conferenze di servizi». «Invece di semplificare, gli stessi hanno dato vita a un mostro a 7 teste, oggi forse anche 8, con la proposta Colao», ha inoltre rilevato Buia facendo riferimento a «tutte le strutture dello Stato che avrebbero il compito di accelerare gli investimenti pubblici» (Strategia Italia, InvestItalia, Dipe, Struttura per la progettazione, Italia Infrastrutture Spa, Cdp e Invitalia. «Serve quindi un atto di coraggio e di forza politica, presidente dimostriamo che siamo in grado di farlo!», ha invocato Buia rivolgendosi al premier.

Conte: Dl Semplificazioni prossima settiamna in Cdm
Dal premier è arrivata nella stessa giornata una risposta alle sollecitazioni dell'Ance. «Gli uffici - ha detto il premier riferendosi al decreto legge semplificazione - ci stanno lavorando anche in questi giorni e ci aggiorniamo costantemente, i passaggi dovrebbero completarsi questa settimana e mi piacerebbe portarlo già settimana prossima in Consiglio dei ministri». «Ovviamente - ha aggiunto - dobbiamo confrontarci con le forze di maggioranza: è un testo importante, è la premessa del piano di rilancio a cui stiamo lavorando».

L'intervento del presidente dell'Ance agli Stati generali

L'intervento del presidente del'Ance agli Stati generali

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©