Fisco e contabilità

Così il set degli indicatori da utilizzare

di Corrado Mancini

Particolarmente utile ai fini dell'asseverazione del rispetto pluriennale degli equilibri di bilancio, con riferimento all'incremento della spesa di personale, può risultare l'analisi dell'evoluzione a consuntivo ed in previsione dei seguenti indici: «Incidenza delle spese rigide sulle entrate correnti», indaga il rapporto tra le spese rigide e gli accertamenti dei primi tre titoli delle entrate. Le spese rigide sono state identificate nella quota di ripiano del disavanzo a carico dell'esercizio e negli impegni assunti dall'ente per spese per il personale (macroaggregato 1.1 «Redditi di lavoro dipendente» + «Irap» – Fondo pluriennale vincolato entrata + Fondo pluriennale vincolato spesa) e rimborso prestiti.

L' «Incidenza delle spese di personale sulle entrate correnti», ossia quanta parte delle entrate correnti accertate è assorbita dagli impegni per spese per il personale. L' «Indice di turnover delle risorse umane» e cioè il personale a tempo indeterminato e dirigenziale assunto in servizio nel corso dell'anno, sommato al personale a tempo indeterminato e dirigenziale cessato dal servizio nel corso dell'anno, il tutto rapportato al personale dipendente a tempo indeterminato e personale dirigente al 31 dicembre.

L' «Incidenza della spesa di personale sulla spesa corrente» divide gli stanziamenti di competenza relativi al macroaggregato redditi da lavoro dipendente, per gli stanziamenti di competenza relativi alla spesa corrente. Entrambe le grandezze sono considerate al netto del Fondo pluriennale vincolato di entrata e al lordo del Fondo pluriennale vincolato di spesa, con l'aggiunta delle previsioni definitive di competenza Irap al numeratore e la sottrazione del Fondo crediti dubbia esigibilità corrente dal denominatore.

La «Spesa di personale procapite», invece, la grandezza posta al numeratore dell'indicatore precedente viene rapportata alla popolazione residente nel territorio dell'ente al 1° gennaio dell'esercizio di riferimento.

L' «Incidenza del salario accessorio ed incentivante rispetto al totale della spesa di personale», indica il peso delle componenti afferenti la contrattazione decentrata dell'ente rispetto al totale dei redditi da lavoro.

L'«Incidenza della spesa di personale con forme di contratto flessibile» indica come l'ente soddisfa le proprie esigenze di risorse umane, mixando le varie alternative contrattuali più rigide (personale a tempo indeterminato) e meno rigide (forme di lavoro flessibile).

Da considerare anche che, nella delibera n. 9/2020 la Sezione Autonomie della Corte dei conti indica come cruciali per l'individuazione di segnali di squilibrio, tra l'altro, i seguenti indicatori:
a) ripetuto utilizzo dell'anticipazione di tesoreria;
b) disequilibrio consolidato della parte corrente del bilancio.

La Sezione Emilia Romagna, con delibera n. 43/2019, ha formulato una serie di criteri campionari volti a individuare le ipotesi di maggior rischio per la tenuta degli equilibri:
1) fondo cassa pro-capite al 31 dicembre 2017 minore del dato medio e differenza tra i residui attivi e il fondo crediti di dubbia esigibilità, in rapporto ai residui passivi, maggiore del 140%;
2) fondo pluriennale vincolato in conto capitale uguale a zero o non valorizzato;
3) fondo crediti di dubbia esigibilità uguale a zero o non valorizzato;
4) fondo anticipazioni liquidità maggiore di zero;
5) parte disponibile del risultato di amministrazione minore o uguale a zero o non valorizzata;
6) mancato rispetto pareggio di bilancio nell'esercizio precedente;
7) enti inadempienti all'invio dei dati alla banca dati Bdap.

E ancora, l'Osservatorio sulla Finanza e la Contabilità degli Enti Locali, con riferimento alla spesa di personale, individua come una delle importanti cause di criticità finanziaria la rigidità strutturale di bilancio (soprattutto la rigidità della spesa corrente).

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