Appalti

Circonvallazione di Merano, fuori Pizzarotti: l'appalto torna all'Ati Carron

Il Consiglio di Stato ribalta il verdetto del Tar Bolzano di febbraio. La Provincia: i cantieri apriranno al più presto

di Massimo Frontera

(Nell'immagine un render della nuova uscita dalla galleria di Monte San Benedetto a Merano - Fonte: Pronvincia di Bolzano)
In provincia di Bolzano si sblocca la variante stradale di Merano, appalto da oltre 100 milioni bandito nel 2016 e finito al centro di un aspro e complesso contenzioso. Contenzioso al quale il Consiglio di Stato ha messo fine con una svolta clamorosa. Esce di scena Pizzarotti, che grazie alla sentenza del Tar Bolzano del febbraio scorso, era divenuto aggiudicatario dell'opera (mentre nell'iniziale graduatoria stilata dalla provincia si era piazzato al quarto posto). Con il dispositivo di sentenza n.4002/2020 pubblicato il 22 giugno scorso , il Consiglio di Stato ha ribaltato l'esito della sentenza del Tar consegnando la vittoria al raggruppamento guidato da Carron Bau Srl, con Mair Josef & Co. KG di Mair Klaus e Di Vicenzo Dino & C. Spa. Per conoscere i dettagli del contenzioso si dovranno attendere pertanto le motivazioni.

Intanto però i lavori partiranno al più presto. Ad assicurarlo è la stessa amministrazione committente, la provincia autonoma, ricordando che nel settembre 2019 aveva già confermato l'aggiudicazione del 2016 assegnando quindi i lavori all'Ati Carron. «Ora - fa sapere la Provincia - la costruzione di una delle infrastrutture più importanti e attese in Alto Adige potrà presto diventare realtà». «Vogliamo procedere rapidamente con i lavori - afferma l'assessore provinciale alle Infrastrutture Daniel Alfreider -. Gli uffici competenti e i tecnici hanno già preparato tutto e sono pronti per cominciare al più presto con i lavori».

La vicenda
La storia del secondo lotto della variante di Merano è particolarmente complicata, sia perché è stata al centro di un agguerrito contenzioso, sia perché si è intrecciata con la crisi del settore che ha toccato alcuni dei big che hanno concorso per l'appalto. Basti dire che la cordata risultata prima nella classifica ad esito del bando del 2016 era guidata da Cmc (oltre a Carron, Mair e Di Vincenzo). Al secondo posto si è piazzato il raggruppamento Pac (con Oberosler , Erdbau, Marx, Bitumisarco e De.Co.Bau), al terzo Astaldi, e, infine, al quarto posto, il raggruppamento guidato da Pizzarotti, con Collini. Nel settembre 2017 la gara viene pertanto aggiudicata a Cmc. Dopo si accende una battaglia legale tra i diversi raggruppamenti ma anche internamente ai raggruppamenti stessi. L'intera storia è riassunta qui .

Nel febbraio scorso il colpo di scena: il Tar Bolzano ha ritenuto fondati i motivi del ricorso presentato da Pizzarotti, annullando l'aggiudicazione al raggruppamento di Carron (dal quale nel frattempo era uscita l'iniziale capogruppo Cmc). Il 22 giugno scorso il Consiglio di Stato comunica la decisione di annullare l'annullamento del Tar, riconsegnando l'appalto all'iniziale aggiudicatario. E spianando la strada al cantiere.

La sentenza del Tar Bolzano (10 febbraio 2020)
Il dispositivo di sentenza del Consiglio di Stato (22 giugno 2020)

Il dispositivo di sentenza del Consiglio di Stato

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