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Pizzarotti vince in Cile due commesse per la miniera di rame dal valore di 350 milioni

I partner in questo appalto sono il colosso spagnolo della costruzioni Acciona e l’impresa Obras Subterraneas SA

di Giorgio Santilli

Pizzarotti vince due commesse per 350 milioni di euro in Cile. Un modo per festeggiare il recente cambio di governance, scattato a gennaio con l’accentramento delle deleghe nel nuovo amministratore delegato, Carlo Luzzatto, ingegnere e manager che non arriva dal settore delle costruzioni, ma ha una lunga esperienza (prevalentemente negli Usa) nel settore elettrico (Ansaldo e Ge). Paolo Pizzarotti resta presidente e il figlio Michele vicepresidente, mentre in consiglio di amministrazione sono presenti altri due consiglieri indipendenti, l’ex Terna ed ex Poste Luigi Ferraris e l’ex ambasciatore italiano in Francia Giandomenico Magliano.

I due appalti sono stati aggiudicati dal committente pubblico Codelco (Corporacion Nacional del Cobre de Chile) relativi allo sviluppo sotterraneo della miniera di rame Chuquicamata, la più grande al mondo, sita nella Regione di Antofagasta, ad una altitudine di 2870 metri. Chuqui, come viene comunemente chiamata la miniera, ha quasi esaurito la capacità produttiva come miniera a cielo aperto e nel 2012 sono iniziati i lavori di costruzione della miniera sotterranea con un importante investimento in infrastrutture sotterranee. Pizzarotti, che è già presente in Sud America, soprattutto in Perù nel settore ospedaliero, consolida con questi lavori l’alleanza con la spagnola Acciona.

Il primo appalto ha per oggetto l'espansione del sistema di ventilazione sotterraneo. Il valore della commessa è di 90 milioni (al netto del costo dei materiali fornito dal committente). Il partner di Pizzarotti in questo appalto è l'impresa spagnola Obras Subterraneas SA.

Il contratto prevede la costruzione di una galleria principale di iniezione, una galleria di estrazione, due by-pass con le gallerie di ventilazione già esistenti e le gallerie di connessione con le future gallerie verticali di estrazione-iniezione. Per un totale di 6.826 metri di gallerie. È prevista una forza lavoro diretta di 350 addetti, fra operai e impiegati e una durata dei lavori di 730 giorni.

Il secondo contratto ha per oggetto lo sviluppo minerario, la fortificazione e le opere civili in vari sottolivelli dei blocchi nord della miniera e la costruzione e l’abilitazione di infrastrutture civili, meccaniche, elettriche e idrauliche. Nel contratto sono inclusi anche le opere civili e gli assemblaggi elettromeccanici delle infrastrutture di distribuzione elettrica, le camere elettriche, le infrastrutture di radiocomunicazioni, gli impianti idrici industriali, il sistema di ventilazione secondaria e la stazione di scarico.

Il valore della commessa è di 270 milioni (anche qui al netto dei materiali). I partner di Pizzarotti in questo appalto sono il colosso spagnolo della costruzioni Acciona e l’impresa Obras Subterraneas SA. Previste una forza lavoro di 700 addetti, fra operai e impiegati, e una durata dei lavori di 1065 giorni.

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