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Autostrade per l'Italia avvia bandi per 1,5 miliardi in barriere di sicurezza e gallerie

Prevista l’installazione di dispositivi di protezione di ultima generazione

di Marco Morino

Autostrade per l'Italia (Aspi) annuncia lavori, tra bandi pubblicati e gare in fase di aggiudicazione, per circa 1,5 miliardi in barriere di sicurezza e opere in galleria. Gli interventi rientrano nel piano industriale, lanciato dall'amministratore delegato Roberto Tomasi, per l'ammodernamento e la manutenzione della rete di propria competenza. Ad Aspi fa capo il 51% della rete autostradale nazionale (circa 3mila chilometri su 6mila). Il primo bando prevede 900 milioni di euro per installare dispositivi di protezione di ultima generazione: barriere spartitraffico, bordo laterale e bordo ponte. Il piano interessa oltre 2.100 chilometri di rete autostradale, tra cui le principali arterie nazionali, come le autostrade A1 Milano-Napoli e A14 Bologna-Taranto.

L'iter per l'aggiudicazione di questo primo bando è di 18 mesi. Complessivamente l'avvio degli interventi da 900 milioni sarà distribuito su un arco temporale di circa due anni a partire dal terzo trimestre del 2022.Intanto nelle 587 gallerie in gestione ad Aspi proseguono le attività di ispezione approfondita effettuate secondo gli standard definiti con il ministero delle Infrastrutture. Sulla base dei risultati delle attività di ispezione, eseguite da società esterne di ingegneria specializzate nel settore e con l'utilizzo di tecnologie avanzate come laser scanner e georadar, vengono programmati i relativi interventi di manutenzione. Gli interventi verranno eseguiti anche grazie alla disponibilità di 300 milioni di euro messa in campo con il bando dedicato alle operazioni di consolidamento dei tunnel della rete.

A questi due bandi si sommano ulteriori 250 milioni di una gara attualmente in fase di aggiudicazione e relativa sempre alla sostituzione delle barriere di sicurezza. A fronte di questo forte impegno per la manutenzione e la sicurezza, che nella visione di Tomasi dovrà essere continuo e costante nel tempo, ci sarà un impegno altrettanto forte nell'impiego delle tecnologie digitali, per limitare i disagi per gli utenti (automobilisti e autotrasportatori). È di ieri la notizia che l'Antitrust ha comminato 5 milioni di euro di multa ad Aspi per pratica commerciale scorretta. Nel mirino dell'Agcm sono finite le lunghe code dovute ai cantieri in autostrada e i relativi danni causati agli utenti. Spiega l'Authority: «La società (cioè Aspi) non ha adeguato né ridotto il pedaggio nei tratti in cui si registrano critiche e persistenti condizioni di fruibilità del servizio autostradale con lunghe code e tempi di percorrenza elevati, causati dalle gravi carenze da parte della società nella gestione e nella manutenzione delle infrastrutture che hanno richiesto interventi straordinari per la messa in sicurezza».

In futuro, garantisce Aspi, tutto ciò non dovrà più accadere. La nuova Movyon, società hi-tech del gruppo, sta sviluppando soluzioni di analisi e monitoraggio del traffico sempre più capillari e precise. È con questa mappatura virtuale che il profondo programma di intervento sulle infrastrutture verrà organizzato con il duplice effetto di: pianificare nei momenti dell'anno e anche della giornata i cantieri per incidere il meno possibile sulla regolarità dei flussi di traffico e per consentire di offrire al viaggiatore una misurazione reale dei tempi di percorrenza. Un cronometro che nei programmi di Autostrade per l'Italia porterà presto alla cosiddetta tariffazione dinamica, che consentirà agli utenti di pagare il giusto importo del pedaggio misurato sull'effettivo tempo del tragitto e ottenere quindi uno sconto laddove questo si discosti dalle medie misurate e tracciate sulla tratta interessata. Il modello della tariffazione dinamica, mai attuato prima in Italia, richiederà da parte di Aspi un investimento di 250 milioni.

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