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Collegio consultivo tecnico, anche la provincia di Bolzano si adegua

Adottate dalla giunta le linee guida del Consiglio superiore dei lavori pubblici

di El&E

La provincia autonoma di Bolzano si è attrezzata per la gestione di eventuali contenziosi che dovessero sorgere in corso d'opera su affidamenti di lavori pubblici. Il 9 marzo scorso, la giunta altoatesina, su proposta degli assessori Daniel Alfreider (Infrastrutture) e Massimo Bessone (Edilizia pubblica), ha infatti adottato le linee guida del Consiglio superiore dei lavori pubblici per la costituzione del Collegio Consultivo Tecnico, obbligatorio nel caso di contratti pubblici che prevedono la realizzazione di tutte le opere future sopra soglia comunitaria. Il collegio potrà essere costituito anche per tutte le opere per le quali la rispettiva Ripartizione lo riterrà necessario. La sua costituzione riguarda esclusivamente gli affidamenti di lavori diretti alla realizzazione di opere pubbliche, ivi inclusi i lavori di manutenzione, lavori a base d'asta comprensivi degli oneri della sicurezza non soggetti a ribasso. In tal senso la Giunta autorizza le ripartizioni della Provincia a conferire gli incarichi necessari per la costituzione dei Collegi Consultivi Tecnici.

Funzione preventiva risoluzione criticità
Il Collegio dovrà sovrintendere l'intera fase di esecuzione venendo, di volta in volta, a conoscenza di tutte le circostanze che possano generare problematiche all'esecuzione dei lavori. «La costituzione dei Collegio consultivo tecnico - sottolineano gli assessori alle Infrastrutture Daniel Alfreider e all'Edilizia pubblica Massimo Bessone - rappresenta per le stazioni appaltanti e per gli operatori economici l'opportunità per giungere in tempi rapidi e certi alla risoluzione di controversie e dispute tecniche che possa insorgere nella fase di esecuzione di un contratto pubblico».

Composizione
I componenti del Collegio sono scelti tra ingegneri, architetti, giuristi ed economisti dotati di esperienza e qualificazione professionale adeguati alla tipologia dell'opera, con comprovata esperienza nel settore degli appalti, delle concessioni e degli investimenti pubblici, maturata anche in relazione favorendo per quanto possibile la multidisciplinarità delle competenze. Questo organismo consultivo è costituito da tre o cinque componenti, secondo le specifiche esigenze e tipicità del contratto. Nel caso in cui le parti non trovino un accordo sulla nomina del presidente, previa formalizzazione mediante apposito verbale di mancato accordo, la designazione è effettuata dalla Giunta provinciale. Tale designazione dovrà essere resa entro cinque giorni dalla richiesta avanzata dalla parte più diligente.

Pareri obbligatori, ma non vincolanti
Il Cct esprime pareri obbligatori ma non vincolanti, ferma restando infatti la competenza decisionale che la normativa attribuisce al Rup e alla stazione appaltante in materia di sospensioni. Le determinazioni producono effetti di assistenza alla stazione appaltante in merito all'amministrazione del procedimento, ma non vincolano il Rup nell'adozione dei provvedimenti di sua competenza.

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