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L'azienda Cotral cerca "Sherlock Holmes" per smascherare dipendenti infedeli e assenteisti

La spa laziale lancia gara da 300mila euro per investigare su l personale "sospetto"

di Massimo Frontera

I dipendenti dell'azienda laziale di trasporto pubblico Cotral potranno entrare nel mirino di investigatori privati, ai quali sarà dato il compito di osservare comportamenti, spostamenti, frequentazioni. L'attività investigativa potrà utilizzare tutti gli strumenti tecnologici finalizzati a riportare informazioni su luoghi, orari, dettagli ambientali; il tutto documentato con file di foto, video e audio "geo-referenziati in modalità non modificabile".

La notizia non arriva direttamente dall'azienda laziale ma si legge nella gazzetta ufficiale dove tra i bandi pubblicati oggi c'è anche quello lanciato da Cotral Spa per «l'affidamento del servizio di attività investigativa» con un importo a base d'asta di 300mila euro. Dai documenti di gara si ricava che l'attività investigativa è indirizzata a verificare il comportamento dei dipendenti in relazione alle seguenti attività illecite, che configura un danno aziendale sotto vari profili: controllo e verifica dei permessi concessi ai dipendenti per la legge 104/1992 e simili; assenteismo per malattia; tutela del patrimonio aziendale; dipendenti infedeli e concorrenza sleale; fuga di notizie aziendali strategiche e, infine, «indagini aziendali in genere». La durata contrattuale - e dunque dello svolgimento delle indagini sui dipendenti - è di due anni.

I nominativi saranno comunicati direttamente dai vertici dell'azienda allo Sherolck Holmes che sarà selezionato. Allo stesso modo, l'azienda segnalerà all'investigatore i giorni in cui pedinare i "sospetti". Potranno essere spiati al massimo 30 dipendenti ogni tre mesi. Pertanto, nei due anni di indagini saranno controllati al massimo 240 dipendenti. Entro tre giorni, gli investigatori dovranno dare un riscontro positivo o negativo sul controllo effettuato; ed entro cinque giorni dovranno informare il committente con una relazione dettagliata.

Ovviamente, i documenti di gara non dicono cosa succede al dipendente trovato con la "pistola fumante", ma è chiaro che l'azienda ritiene che questa operazione pulizia gli faccia risparmiare più soldi di quelli che verranno spesi nella gara (max 1.200 euro per ogni 24 ore di indagini, spese incluse); e anche più soldi di quelli richiesti dai prevedibili contenziosi che nasceranno. A questo scopo, il bando richiede che ogni informazione abbia «i requisiti di legge per essere prodotta in un eventuale giudizio, pertanto ogni informativa dovrà essere acquisita in ottemperanza al D.M. 269/2010, alle Regole deontologiche relative ai trattamenti di dati personali effettuati per svolgere investigazioni difensive o per fare valere o difendere un diritto in sede giudiziaria».

Il servizio sarà aggiudicato con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, premiando con massimo 70 punti l'offerta tecnica e con massimo 30 punti l'offerta economica. Nell'ambito dell'offerta tecnica saranno valutati i seguenti elementi (con relativo punteggio massimo): dimensione aziendale, numero dipendenti, e solidità finanziaria (max 10 punti); esperienza, competenza e abilità dell'investigatore, come indicati nei curricula (max 30 punti); capacità di analisi giuridico-normativa preliminari e consuntive (max 15 punti); dettaglio e qualità delle relazioni (max 10 punti); massimo livello delle misure per la protezione dati personali (max 5 punti). Per le offerte c'è tempo fino al 4 settembre prossimo.

I documenti di gara

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