Amministratori

Pa digitale trainata da Spid e dal Cloud

di Giuseppe Arcidiacono

Arrivano anche i primi numeri ufficiali a rimarcare il lavoro di coordinamento, progettazione e risposta all’emergenza messo in campo negli ultimi mesi dal Ministro per l'innovazione tecnologica e la digitalizzazione, Paola Pisano, e dall’AGID con il fine principale di garantire la prosecuzione dei servizi pubblici durante la crisi sanitaria connessa alla diffusione del Coronavirus sul territorio nazionale.
Da una rilevazione effettuata dall’Agenzia per l’Italia Digitale emerge, infatti, come nel mese di marzo siano state assegnate circa 100.000 utenze alla settimana nell’ambito del Sistema Pubblico di Identità Digitale (conosciuto anche con l’acronimo SPID) per un totale di oltre 400.000 nuove credenziali informatiche rilasciate nel periodo di lock-down. Si tratta, invero, di un record senza precedenti per uno strumento che a regime dovrà consentire l’accesso a tutti i sistemi elettronici della pubblica amministrazione italiana ma che, prima dell’avvento della crisi epidemiologica, stentava a raggiungere gli obiettivi fissati in fase di lancio.

I nuovi servizi accessibili tramite SPID
Gran parte del merito di questo eccezionale successo è dovuto alla possibilità di fruire tramite SPID di nuovi servizi di fondamentale importanza in questo periodo di quarantena forzata quali i contributi per i lavoratori autonomi e per i servizi di baby-sitting erogati dall’INPS, i “buoni spesa” rilasciati dai Comuni e la “Carta Famiglia”, istituita dal Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Secondo quanto riportato nella sezione dedicata allo SPID del sistema di monitoraggio dei “cantieri digitali pubblici” (raggiungibile al seguente indirizzo: https://avanzamentodigitale.italia.it/it/progetto/spid), sono al momento 4.283 gli enti pubblici centrali e periferici che permettono di accedere tramite le credenziali digitali pubbliche ad un numero estremamente elevato di servizi, tra i quali meritano una menzione particolare, oltre a quelli già citati, l’applicazione per l’erogazione dei “buoni cultura” riservati ai neomaggiorenni, “18app”, la “carta del docente”, la dichiarazione dei redditi, le banche dati castali e l’iscrizione a numerosi concorsi pubblici banditi in tutto il territorio nazionale.
Sono stati, inoltre, abilitati anche i primi 7 fornitori privati in grado di garantire l’accesso ai propri servizi digitali tramite l’utilizzo delle credenziali pubbliche, semplificando i processi di accreditamento dei cittadini, che possono evitare le complicazioni connesse alla generazione di nuove utenze per ogni singolo portale, e rafforzando ulteriormente il valore del Sistema Pubblico di Identità Digitale quale strumento potenzialmente universale ed in grado di rilanciare il processo di modernizzazione dell’intero Paese.

In crescita l’offerta di Servizi Cloud
Un altro importante indicatore in grado di testimoniare lo sforzo profuso per porre l’articolata e complessa macchina statale italiana nelle condizioni migliori per fornire risposte in tempi rapidi ai cittadini durante il periodo di crisi, è rappresentato dall’incremento dei servizi “Cloud” accreditati e resi disponibili da AGID sul “Market Place” delle pubbliche amministrazioni.
Basti pensare che, secondo i dati ufficiali forniti dall’Agenzia per l’Italia Digitale, da dicembre a oggi l’offerta di servizi accreditati, rispondenti a criteri di sicurezza ed affidabilità, ha registrato un incremento pari a quasi il 60%, arrivando a garantire la presenza di circa 600 soluzioni acquistabili dalle pubbliche amministrazioni per migliorare i propri processi istituzionali e supportare nel migliore dei modi la collettività.
E’ necessario, in tale contesto, sottolineare come da poco più di un anno, ossia dal primo aprile 2019, le amministrazioni centrali e periferiche possano acquistare esclusivamente i servizi cloud che hanno superato il vaglio di AGID e sono stati, conseguentemente, inseriti nel Catalogo ufficiale, in attuazione del percorso di migrazione verso la grande “Nuvola Pubblica” italiana, in ossequio a quanto previsto dalla linea di azione numero 1 del Piano Triennale per l’informatica nella PA 2019-2021 ed alle previsioni contenute nella strategia per la riorganizzazione delle infrastrutture digitali adottata dal Ministero per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione.
Assume, pertanto, fondamentale importanza, soprattutto nell’attuale periodo di emergenza, il compito di revisione e selezione dei migliori progetti affidato dalla normativa ad AGID, che deve costantemente garantire la presenza nel “Market Place” di servizi digitali adatti a rispondere alle esigenze organizzative delle singole pubbliche amministrazioni e, in ultima battuta, alle necessità concrete di tutti i cittadini.

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