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Pa digitale, sui «dati aperti» Italia tra i Paesi trend setter in Europa nel 2022

Pubblicata l'ottava edizione del rapporto annuale che misura il livello di maturità degli Open Data nell'Ue

di Daniela Casciola

L'Italia consolida nel 2022 i progressi sugli Open Data grazie alle iniziative nazionali e locali avviate nel corso di quest'anno e si posiziona tra i Paesi trend setter a livello europeo.

A rilevarlo, l'ottavo Open Data Maturity Report 2022, il rapporto annuale che misura il livello di maturità dei dati aperti in Europa registrando i progressi compiuti dagli Stati nel portare avanti la pubblicazione e il riutilizzo dei dati aperti, nonché le diverse priorità di policy individuate a tale scopo.

Il rapporto si basa su un'indagine di autovalutazione (Open Data Maturity Landscaping Questionnaire) completata da 35 Paesi. Pur rimanendo un esercizio incentrato sull'UE, infatti, il report 2022 include non solo i 27 Stati membri, ma anche 3 Paesi dell'Associazione europea di libero scambio (EFTA: Norvegia, Svizzera, Islanda) e 4 Paesi candidati (Albania, Montenegro, Serbia, Ucraina e la Bosnia-Erzegovina).

In sintesi, l'Italia conferma la propria posizione rispetto all'anno precedente con un maturity level rating complessivo pari al 91% (8° posto nella classifica generale tra i paesi UE), all'interno del cluster trend-setter, rispetto alla media UE del 79%. Sono sostanzialmente confermati rispetto all'anno precedente i valori raggiunti dagli indicatori nelle quattro dimensioni, pur essendo stata aggiornata la metodologia di rilevazione per l'edizione 2022 : policy al 98% (media UE 86%), impatto al 90% (media UE 71%), portale dati.gov.it al 93% (media UE 83%) e qualità all' 84% (media UE 77%).

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