Amministratori

Caro energia, Regioni in campo: proposte al Governo entro il 14 settembre

Tesei (Umbria): A rischio non solo energivore ma intero sistema produttivo

di Barbara Fiammeri

Anche le Regioni in campo per mitigare l’impatto del caro bollette sulle imprese. I Governatori sono pronti a presentare le loro proposte al Governo in occasione della Conferenza Stato-Regioni che si terrà mercoledì prossimo. «Abbiamo istituito un gruppo speciale che formulerà entro il 14 settembre le proposte delle Regioni italiane per affrontare il caro energia e il caro bollette», ha confermato ieri il presidente del Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga. «Verrà fatta una proposta basata su uno schema - ha sottolineato - che guarderà a un incentivo al Governo nel confronto con l’Europa, alle misure nazionali da mettere in atto e alle misure che invece il territorio può mettere in campo. Vogliamo fare un documento basato esclusivamente sulla concretezza. Quindi per questo ho chiesto di istituire un gruppo dove i tecnici e in particolar modo le commissioni di attività produttive ed energia della Conferenza stessa si riuniranno e porteranno entro cinque giorni la proposta. Dobbiamo muoverci con estrema urgenza». Una corsa contro il tempo anche perchè negli stessi giorni il Governo licenzierà il nuovo decreto Aiuti. «Siamo di fronte a una situazione che si aggrava di giorno in giorno, ormai non sono più a rischio solo le imprese cosiddette energivore ma l’intero tessuto produttivo - ha spiegato la presidente dell’Umbria Donatella Tesei che ha chiesto e ottenuto l’estensione ieri dell’ordine del giorno della Conferenza proprio sul fronte delle proposte per il sostegno alle imprese: «Il nostro come sempre sarà un contributo costruttivo rivolto al Governo ma anche a Bruxelles: bisogna muoversi subito o il costo che pagheremo poi anche e soprattutto a livello sociale sarà molto più alto». Una preoccupazione condivisa da tutti i suoi colleghi, a partire dal presidente della Conferenza: «In questo momento - ha concluso Fedriga - tutti i dati segnalano un rischio recessione per il continente europeo. Per far fronte all’aumento dei costi energetici, la carenza delle materie prime e la difficoltà di approvvigionamento del gas, è fondamentale che l’Unione europea adotti immediatamente un piano di intervento tampone che metta in gioco importanti risorse pubbliche.»

Tra le richieste delle Regioni ieri è stata ribadita anche la necessità di un nuovo intervento straordinario da parte del Governo finalizzato a mantenere l’equilibrio finanziario dei bilanci sanitari perchè anche gli ospedali e in generale le strutture sanitarie stanno facendo i conti con l’aumento del costo dell’energia.

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