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Torino-Lione: aggiudicati lavori per tre miliardi, cinque big italiani in campo

Ok di Telt ai gruppi guidati da Implenia, Vinci e Eiffage. Nei team le italiane Itinera, Rizzani , Webuild, Ghella e Cogeis

di Mauro Salerno

Entra nel vivo la realizzazione del tunnel di base della linea ad alta capacità ferroviaria Tra Torino e Lione. Questa mattina il Consiglio di amministrazione di Telt (Tunnel euralpin Lyon Turin, società italo-francese che gestisce l'operazione) ha approvato l'aggiudicazione di tre maxi-lotti di lavori «che riguardano il tunnel di base sul lato francese che costituisce circa l'80% dell'opera», come ha spiegato il direttore generale della società Mario Virano.

Il primo cantiere (lotto 3) riguarda tre chilometri di tunnel compresi tra St. Jean de Maurienne a St Martin de la Porte. L'appalto ha un valore di 228 milioni e avrà una durata di 70 mesi. «Questo lotto - ha sottolineato Virano ha una durata piuttosto lunga nonostante l'estensione ridotta perché sarà realizzato con tecnologie tradizionali, in quanto la complessità geologica del terreno non consente di utilizzare le frese per lo scavo meccanizzato». Ad aggiudicarsi i lavori è un raggruppamento trinazionale (Svizzera, Francia, Italia) guidato da Implenia Suisse con Implenia France, Nge, Itinera e Rizzani de Eccher.

Sarà invece il team guidato dalla francese Vinci Construction Grands Projects con Dodin Campenon Bernard, Vinci Constuction France Tp Lyon e l'italiana Webuild a occuparsi del secondo lotto aggiudicato da Telt questa mattina. Il cantiere vale ben 1.430 milioni di euro, si estende per 23 km e avrà una durata prevista di 65 mesi (per il sito 6) e di altri 57 mesi per il sito 7. «Il lotto 2 - ha spiegato Virano - completa 10 km del tunnel di base Sud in parte già realizzato e si estende da St Martin de la Porte a La Praz»

Il terzo appalto aggiudicato oggi da Telt riguarda il lotto 1 del tunnel di base che, ha segnalato il direttore generale di Telt Mario Virano, «si connette con il lato italiano dell'opera partendo dal cuore della montagna, estendendosi da Villarodin-Bourget a Modane». I lavori riguardano un tratto di 21,9 km e avranno una durata di 72 mesi. Ad aggiudicarsi il cantiere da 1.470 milioni di euro è stato un raggruppamento franco-italiano capeggiato da Eiffage Génie Civil con Spie Battignolles e le italiane Ghella e Cogeis. I lavori saranno eseguiti in gran parte con scavi meccanizzati che vedranno all'opera in contemporanea due frese, che si aggiungeranno alle tre che saranno impiegate sul lotto 2.

Le gare in corso e in arrivo
Oltre a dare i dettagli sui contratti approvato oggi dal Cda di Telt, Virano ha dato anche qualche indicazione su ciò che resta da fare per il completamento del tunnel di base della Torino-Lione. «Resta da appaltare la parte italiana del tunnel - ha spiegato Virano - che si estende per 12,5 km e ha un valore di un miliardo. la gara è in corso - ha aggiunto - e contiamo di chiuderla nel giro di qualche mese». Sulla parte italiana lavoreranno due frese in contemporanea, «il che - ha detto Virano - porta a sette il numero di grandi macchine che opereranno in contemporanea nei cantieri del tunnel». In attesa della conclusione della gara per i lavori sul lato italiano Tel prepara la maxi-gara da 2 miliardi per attrezzare il tunnel dal punto di vista tecnologico e dei sistemi di sicurezza. «Garantiremo gli standard più elevati a livello internazionale - ha sottolineato il direttore generale della società - e per farlo ci apprestiamo ad aggiornare il progetto che data già 7 anni fa, un tempo che equivale a un'era geologica per la tecnologia».

Per aggiudicare le gare, svolte in tempo di Covid, «Telt - ha ricordato Virano - ha messo in campo un'équipe di 70 persone che hanno lavorato per nove mesi, di cui cinque spesi a negoziare con le imprese le migliori condizioni tecnico-economiche», con «170mila ore svolte in smart working e 9mila riunioni in videoconferenza». Quanto alle ricadute occupazionali dei cantieri appena aggiudicati la stima di Telt è di 6mila addetti tra diretti e indiretti.

Il progetto
Il tunnel ferroviario sotto le Alpi tra Francia e Italia è uno dei più lunghi al mondo: 57,5 km per due canne, in modo da tenere separati i flussi dei convogli nelle due direzioni e garantire la sicurezza, per un totale di 115 km di gallerie. Ad oggi, in totale sono stati scavati 30 km di gallerie. Si tratta di oltre il 18% dei 162 km di gallerie previste per l'opera, una macchina complessa composta da due tunnel paralleli, 4 discenderie e 204 by-pass di sicurezza, oltre ai 113 km di sondaggi geognostici e carotaggi in Italia e in Francia. I controlli ambientali nelle aree dei cantieri sono costanti con rilevazioni quotidiane di 135 parametri (dalle acque alla qualità dell'aria fino alla tutela della flora e della fauna, ecc.).

Al picco dei lavori saranno impiegati nell'opera cira 8.000 lavoratori diretti e indiretti. La Torino-Lione è un nodo fondamentale del Corridoio Mediterraneo, l'asse della rete ferroviaria Ten-T che unisce la penisola iberica all'Est europeo, che consente di bypassare le alpi facendo viaggiare i treni alla quota di pianura (220 km/h per i passeggeri e 120 km/h per le merci), e togliere 1 milione di camion dalle autostrade alpine, con importanti risparmi ambientali ed economici. L'infrastruttura si inserisce nel sistema di corridoi ferroviari voluti dalla Ue per far viaggiare le persone e le merci in modo più efficiente e pulito, nell'ottica della riduzione delle emissioni fissata nel programma del Green Deal.

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