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Grandi navi a Venezia, per il nuovo approdo parte il concorso di idee (ma non per tutti)

Tempi lunghi e requisiti tecnico-economici severi. Termine prima fase 31 dicembre 2021. Poi sfida finale a tre

di Massimo Frontera

È stato pubblicato oggi, 29 giugno - esattamente come annunciato dal ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini - il bando del concorso di idee lanciato dall'Autorità portuale del mare Adriatico settentrionale per la «realizzazione e gestione di punti di attracco fuori dalle acque protette della Laguna di Venezia». Il concorso, previsto da un'apposita norma di legge, come è noto è funzionale al divieto di transito delle grandi navi nella laguna di Venezia. I tempi non sono brevissimi. Il vincitore si conoscerà, se tutto va bene, il 15 maggio 2023. Poi resta tutta la progettazione - definitiva ed esecutiva - che il bando esclude possa essere assegnata automaticamente al vincitore del concorso. E poi ci sono naturalmente i tempi per la realizzazione.

La procedura è articolata in due fasi. La scadenza della prima fase è fissata al 31 dicembre di quest'anno. Entro questa data, spiega il disciplinare di gara, i concorrenti dovranno «fornire una proposta ideativa che soddisfi tutte le esigenze indicate nella norma sopra citata e nei Documenti di concorso, prestando particolare attenzione all'inserimento nel contesto ambientale, morfologico e territoriale, alla più efficiente funzionalità dei traffici passeggeri e merci ed alla piena agibilità portuale, in considerazione dei sistemi operanti di protezione della laguna dalle "acque alte"». La commissione selezionerà tre proposte entro il 29 aprile 2022, invitando i concorrenti a «redigere un progetto di fattibilità tecnico economica ai sensi del D.lgs. 50/2016». La scadenza per questa seconda fase è fissata al 30 dicembre 2022.

Massima libertà per la scelta dei punti di attracco, con l'unica indicazione di mantenersi all'esterno delle acque protette della Laguna (Conterminazione Lagunare di cui al Decreto del Ministero LL.PP. n.9/1990, Gazzetta Ufficiale n. 44 del 22/2/1990) «prospicienti l'arco costiero regionale veneto e non oltre le acque territoriali nazionali». Nessuna limitazione neanche per il costo, dato che gli studi esistenti sono molto diversificati tra loro. In ogni caso, «spetta comunque al concorrente sviluppare con gli elaborati del concorso la stima sommaria dei costi degli interventi sia per l'ambito crociere che container». Ci sono invece limitazioni - anche consistenti - di tipo tecnico-economico, per la partecipazione al concorso di idee. Il disciplinare chiede infatti ai partecipanti di dimostrare un fatturato di almeno 10 milioni nei migliori tre anni dell'ultimo quinquennio per servizi di ingegneria e di architettura. Inoltre si chiede di aver eseguito negli ultimi dieci anni servizi di ingegneria e di architettura per le classi e categorie riferite ai servizi da affidare, per 500 milioni di lavori.

Questi i criteri (e relativi punteggi) che guideranno la selezione delle proposte nella prima fase: rispondenza a principi di ingegneria portuale (max 30 punti); requisiti funzionali e di servizio (max 25 punti); qualità architettonica ed inserimento nel contesto e soluzioni per la sostenibilità ambientale energetica e l'innovazione tecnologica (max 25 punti); costi e tempi di realizzazione, manutenzione opera nel suo complesso (accosti e collegamenti alle TEN-T) e prestazione strutturale (max 20 punti). Per i tre operatori che hanno superato la prima fase è previsto un rimborso spese di 2,2 milioni di euro.

I documenti di gara

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