Fisco e contabilità

Opere indifferibili, altri 2,32 miliardi del fondo

Sono risorse del fondo nato per sostenere l’aumento dei prezzi delle materie prime

di Gianni Trovati

Arriva alla Gazzetta Ufficiale il decreto (allegato 1, allegato 2 e allegato 3) con cui la Ragioneria generale dello Stato distribuisce altri 2,32 miliardi di euro del «fondo opere indifferibili», quello nato per sostenere l’aumento dei prezzi delle materie prime negli appalti pubblici.

Il provvedimento, pubblicato nel tardo pomeriggio di ieri sul sito del ministero, serve a supportare gli affidamenti di lavori nei primi sei mesi di quest’anno e divide i contributi in tre grandi ambiti. Il più ricco è ovviamente quello relativo al Pnrr, che assorbe 1,59 miliardi ripartiti fra 9 ministeri. La parte preponderante è indirizzata com’è naturale al ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, a cui è destinato un assegno complessivo da 1,25 miliardi. Al ministero dell’Istruzione e del merito finiscono 157 milioni, altri 92 sono destinati 92,8 milioni mentre gli altri ministeri compresi nell’elenco ricevono cifre minori.

In parallelo al Piano nazionale di ripresa e resilienza corre il Piano nazionale complementare, finanziato con 30,5 miliardi di debito domestico per sostenere anche opere escluse dal Recovery. A questo capitolo vanno 229 milioni, in larga parte (151,3 milioni) riservati al commissario straordinario per la ricostruzione. Sempre i commissari straordinari (nominati ex articolo 3 del Dl 32/2019) sono al centro del terzo filone, che non intreccia Pnrr e Pnc e totalizza 491 milioni divisi attraverso il ministero delle Infrastrutture.

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