Urbanistica

Il governo affida a 20 commissari altre 45 opere per 12,5 miliardi

La lista complessiva sale a 102 opere commissariate per un valore di 96 miliardi (di cui oltre il 40% al Sud)

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di Massimo Frontera

Si allunga la lista delle infrastrutture affidate a un commissario straordinario di governo. Dopo l'ultima tranche di 45 interventi (di cui 10 edilizi), la lista arriva alla incredibile cifra di 102 opere per un valore monstre di 96 miliardi di euro. Le 45 opere - tra strade, ferrovie, metropolitane e presidi di pubblica sicurezza - sono state affidate a 20 commissari. Il grosso sono strade e ferrovie. Più esattamente, delle 45 opere 18 sono infrastrutture stradali (per 4,2 miliardi di euro) e 15 sono infrastrutture ferroviarie (per 6,9 miliardi). Due interventi riguardano il trasporto rapido di massa (per 1,8 miliardi di euro) mentre i rimanenti 10 interventi, per una spesa di quasi 600 milioni, riguardano la realizzazione di 10 presidi di pubblica sicurezza.

Anche in questi casi, come nei precedenti, il ministero delle Infrastrutture fa capire che il ricorso al commissario è stata una scelta obbligata. «Le opere commissariate - si legge nel comunicato - sono caratterizzate da particolare complessità progettuale, difficoltà esecutiva o attuativa, da complessità delle procedure tecnico-amministrative ovvero esse hanno un forte impatto sul tessuto socioeconomico a livello nazionale, regionale o locale. Per la loro realizzazione o il completamento si rende quindi necessaria la nomina di uno o più Commissari straordinari, figure di alta professionalità tecnico-amministrativa, dotati di poteri derogatori al Codice degli appalti, ma sempre nel rispetto delle norme di sicurezza e di tutela dell'ambiente e del paesaggio».

Il ministero fornisce anche il seguente riparto tipologico, economico e geografico. Strade: 1,6 mld di euro al Nord; 0,45 mld di euro al Centro e 2,2 mld al Sud. Ferrovie: 5,4 mld di euro al Nord; 1,1 mld al Centro e 0,45 mld al Sud. Trasporto rapido di massa: 0,71 mld di euro al Centro e 1,1 mld al Sud. Presidi di pubblica sicurezza: 0,07 mld al Nord; 0,15 mld al Centro e 0,37 al Sud. «Si tratta di opere importanti per il futuro del Paese e dei suoi territori, opere ferme da troppo tempo per la cui realizzazione occorre procedere rapidamente», chiosa il ministro Giovannini.

Tra le infrastrutture stradali spicca la realizzazione della variante Aurelia bis della Statale 1 per aggirare l'abitato di Imperia. L'intervento affidato al commissario Matteo Castiglioni (tra i direttori operations dell'Anas) ha un costo stimato din 638,8 milioni di euro. Si tratta di realizzare un tracciato di 10 chilometri con una presenza significativa di "opere d'arte": otto gallerie naturali, 5 ponti (più uno in allargamento), 4 viadotti, 8 intersezioni in rotatoria e uno svincolo. Al secondo posto delle opere stradali per importo stimato c'è la realizzazione dell'adeguamento a quattro corsie del tratto Caianello (A1)-Benevento della Statale Telesina, con la nomina a commissario del dirigente Anas Eutimio Mucilli. L'intervento interessa 37 chilometri di rete esistente, per un costo stimato di 468 milioni di euro, e include quattro viadotti e nove svincoli.

Tra le opere ferroviarie il record del costo stimato spetta al Piemonte con le tratte Bussoleno-Avigliana e Avigliana-Orbassano scalo di Orbassano. Il costo stimato è di 1,913 miliardi di euro (ma il finanziamento attuale è di 160 milioni). Il commissario incaricato Calogero Mauceri, che già sta curando il Terzo Valico. Tra gli interventi ferroviari di una certa consistenza c'è il quadruplicamento della tratta Milano Rogoredo-Pavia sulla linea Milano-Genova, dal costo di 900 milioni, per 29 chilometri di rete. Ha un costo di 828 milioni di euro il quadruplicamento della tratta Rho-Parabiago sulla linea Gallarate-Rho, che si sviluppa per circa 8 chilometri. e che include il collegamento con l'aeroporto di Malpensa. Entrambi questi interventi sono stati affidati alla amministratrice delegata di Rete Ferroviaria italiana, Vera Fiorani. A Venezia Vincenzo Macello (dirigente Rfi) dovrà realizzare la connessione intermodale tra l'Aeroporto Marco Polo e la rete ferroviaria esistente Venezia-Trieste. Si tratta di realizzare un nuovo tracciato di circa 8 km tra i comuni di Venezia e Marcon, per un costo di 475 milioni di euro.

Tra gli interventi di trasporto rapido di massa, quello di maggiore importo riguarda la Capitale. Si tratta in realtà di realizzare quattro distinti interventi, tutti affidati all'ex dirigente del Mims in quescenza, Paolo Delli Veneri. Il costo stimato è di 714,70 milioni (che non include il materiale rotabile). Gli interventi sono i seguenti: Tranvia Termini Vaticano-Aurelio; collegamento tranviario tra P.le del Verano e P.le Stazione Tiburtina; linea tranviaria Termini-Giardinetti-TorVergata; tranvia Viale Palmiro Togliatti. Gli altri due interventi del capitolo trasporto rapido di massa sono in Sicilia. Si tratta dei due lotti (lotto 1 e lotto di completamento) del prolungamento dal Centro di Catania fino a Paternò della tratta compresa tra l'uscita della stazione "Nesima" e l'uscita della stazione "Misterbianco Centro", per un costo complessivo di 192 milioni. Entrambi gli interventi sono stati affidati al dirigente del Mims in quiescenza Virginio Di Giambattista.

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