Fisco e contabilità

Recovery, via libera al via i primi fondi Pnrr per 860 milioni su ecobus e ferrovie regionali

Parte l'attuazione delle misure del Pnrr finanziate dal Fondo complementare

di Daniela Casciola

Seicento milioni di euro alle Regioni e alle Province Autonome di Trento e Bolzano per l'acquisto di nuovi bus ecologici per il trasporto pubblico locale e 260 milioni per potenziare e rinnovare le ferrovie gestite dalle Regioni.

Gli schemi di decreto del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims), Enrico Giovannini, sono stati approvati dalla Conferenza Unificata e dalla Conferenza Stato-Regioni.

Con questi provvedimenti inizia l'attuazione della parte del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) finanziata dal Fondo complementare, che ammonta in tutto a 30 miliardi .

I 600 milioni dovranno essere spesi dal 2022 al 2026 per l'acquisto di autobus a basso impatto ambientale adibiti al trasporto pubblico extraurbano e suburbano, con alimentazione a metano, elettrica o a idrogeno, e per le relative infrastrutture di alimentazione. È possibile destinare fino al 15% delle risorse per interventi di riconversione a gas naturale dei mezzi a gasolio euro 4 e euro 5. Il 50% dei fondi è destinato alle Regioni del Sud.

La Regione con la quota maggiore di assegnazione di risorse è la Campania con oltre 64 milioni di euro, seguono la Lombardia con circa 61 milioni, la Sicilia con 56,5 milioni, la Puglia con 47,4 milioni, il Lazio con 47 milioni. Gli autobus da acquistare con le risorse del Fondo complementare, oltre ad essere ecologici, dovranno disporre delle attrezzature idonee per l'accesso e il trasporto delle persone a mobilità ridotta, del sistema ‘conta-passeggeri' attivo indipendentemente dalla rilevazione con validazione elettronica dei biglietti, dei dispositivi per la localizzazione, di videosorveglianza e dispositivi di protezione del conducente. Sono ammessi al finanziamento anche gli acquisti di altre attrezzature, tra cui quelle per il trasporto delle biciclette, fin al massimo del 5% del costo complessivo del veicolo.

La Conferenza delle Regioni nell'esprimere l'intesa, ha formulato alcune richieste relative ai termini previsti all'articolo 3 del decreto, il cui mancato rispetto comporta la decadenza dal finanziamento. É stato chiesto di posticipare il termine previsto per la sottoscrizione dei contratti relativi alle infrastrutture di supporto dal 30 settembre 2022 al 31 dicembre 2023, tenuto conto delle tempistiche necessarie alla realizzazione di una adeguata rete di alimentazione (metano, elettrica o ad idrogeno) e di posticipare il termine previsto per la realizzazione del 50% del programma di forniture, dal 31 dicembre 2024 al 31 dicembre 2025, tenuto conto delle possibili difficoltà della filiera produttiva nel rispondere in modo compatibile a tali tempistiche. In ogni caso le Regioni chiedono di non far discendere dal mancato rispetto di tali termini la decadenza automatica dal contributo, ma di prevedere una possibilità di proroga dello stesso termine per ragioni motivate.

La Conferenza Stato-Regioni ha dato il via libera allo schema di decreto che finanzia con 260 milioni di euro le ferrovie gestite dalle Regioni, di cui l'80% destinati al Sud. Le risorse, che rientrano nel Fondo del Mims per il finanziamento degli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese, possono essere utilizzate per il potenziamento, l'ammodernamento e il miglioramento della sicurezza delle ferrovie regionali, che svolgono un ruolo essenziale nei brevi collegamenti di cui usufruiscono, in particolare, pendolari e studenti.

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