Progettazione

Il Pnrr triplica i concorsi di architettura: 300 quest'anno

Sbloccato il progetto della Biblioteca europea Beic a Milano: vince Onsite Studio

di Giorgio Santilli

(Nell'immagine il render del progetto di Onsite Studio per la Biblioteca europea di informazione e cultura)
Il Pnrr triplica i concorsi di architettura che quest'anno arrivano a trecento contro una media di un anno ordinario che sta intorno ai cento. Ci sono le 212 progettazioni per le scuole bandite dal ministero dell'Istruzione mentre il 18 agosto dovrebbero arrivare i concorsi per i progetti delle aree interne. Fra le iniziative in evidenza con i finanziamenti Pnrr ci sono lo stadio Franchi di Firenze (vinto dal progetto di David Hirsh con Arup) e la biblioteca di Lorenteggio finanziata con il programma Pinqua (qualità dell'abitare). E mentre il presidente del Consiglio nazionale degli architetti, Francesco Miceli, chiede la proroga oltre il 18 agosto del fondo progettazione per i piccoli comuni, è di questi giorni la vittoria dello studio milanese Onsite Studio nel concorso per il progetto della Biblioteca europea di informazione e cultura (Beic) a Milano, che si sblocca dopo 23 anni di tira e molla (la prima idea fu dell'ex sindaco Albertini nel 1999 cui seguì nel 2001 un concorso vinto da Peter Wilson) e dovrebbe essere finalmente realizzata grazie al Pnrr entro il 2026.

In questa ondata di concorsi non manca qualche ombra - per esempio i montepremi molto bassi e una serialità che lascia un punto interrogativo sulla qualità del risultato finale nei concorsi delle scuole dove certamente ci sarà una forte partecipazione di giovani architetti - ma certamente il Pnrr sembra aver impresso anche a questo pezzo del mondo della progettazione una spinta che potrebbe dare risultati nel tempo, a condizione che questa stagione dimostri che il concorso può diventare per le stazioni appaltanti una soluzione ordinaria senza aggravi di tempi e costi. Una stagione che serva ad articolare in una gamma più ampia le soluzioni e i modelli praticabili e che sia capace di rafforzare le piattaforme digitali di gestione delle competizioni. In questa chiave il concorso per la Beic, organizzato con la piattaforma «Concorrimi» dell'Ordine degli architetti di Milano, introduce un elemento di novità rilevante perché alla formula del concorso generalmente utilizzata in Italia, quella in due fasi (preselezione e proposta finale dei cinque selezionati), ha preferito un concorso a fase unica, più utilizzato in Francia, la patria dei concorsi di architettura.

Con questa soluzione e con una piattaforma digitale come «Concorrimi» che ha "macinato" dal 2014 a oggi 61 concorsi con 10mila partecipanti - l'Ordine di Milano è convinto di poter rispondere alla richiesta di tempi rapidi, sollecitata in particolare dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. «Il Pnrr - dice il presidente dell'Ordine degli architetti di Milano, Federico Aldini - ha previsto un'accelerazione ulteriore dei tempi ai quali Concorrimi ha saputo rispondere con concorsi a un grado, come nel caso della Beic, che comunque tutelano i professionisti, si prendono cura della qualità del progetto e offrono occasione ai giovani talenti, come sta accadendo per la biblioteca Beic». Ma non c'è solo il fronte Pnrr. «Concorrimi - aggiunge Aldini - si distingue anche per le continue sperimentazioni, come il concorso aperto a Torino per la valorizzazione della Cavallerizza, con la finalità di adattare lo strumento del concorso alle esigenze della committenza. Anche per conquistare sempre di più i privati, a partire dai grandi player del real estate».

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