Personale

Le pensioni fanno correre il fabbisogno

A maggio il dato sale a 16 miliardi contro gli 11,7 dello stesso mese 2022

di Gianni Trovati

Continua la corsa del fabbisogno del settore statale. A maggio, come comunicato ieri dal ministero dell’Economia, il contatore è salito fino a 16 miliardi di euro, con un aumento del 36,5% rispetto agli 11,724 miliardi registrati nello stesso mese dell’anno scorso. Ad aprile le esigenze della cassa si erano attestate a 11,7 miliardi, mentre lo stesso mese del 2022 si era chiuso con un avanzo da 6,047 miliardi.

Solo negli ultimi due mesi la distanza rispetto all’anno scorso cumula dunque 17,75 miliardi di euro, una cifra vicina a quella delle rate del Pnrr giusto per dare un ordine di grandezza.

Si tratta in larga parte del conto presentato dai meccanismi di indicizzazione delle pensioni, che inevitabilmente gonfiano la spesa previdenziale in rincorsa all’inflazione: rincorsa frenata dalle misure decise con l’ultima legge di bilancio, che ha ridotto i parametri dell’indicizzazione degli assegni medio-alti salvaguardando quelli delle fasce più basse. Senza quella misura, al centro di molte polemiche alla fine dell’anno scorso, l’effetto sarebbe stato ancora più pronunciato.

Ma nella spinta al fabbisogno entrano anche altri fattori. Aumentano la spesa delle amministrazioni centrali e i prelievi degli enti territoriali. E continua a farsi sentire l’effetto del Superbonus e degli altri incentivi fiscali all’edilizia, che si trasformano in compensazioni e quindi riducono il gettito prodotto dai versamenti attraverso l’F24. È esattamente questo il meccanismo che trasforma il credito d’imposta in debito pubblico, con un effetto che nei calcoli della Ragioneria generale si farà sentire in modo forte fino al 2026 per poi flettersi negli anni successivi.

L’impatto combinato di queste variabili si esercita su una dinamica di cassa che risente in prospettiva anche di una vivacità del Pil decisamente superiore a quella attesa nelle previsioni ufficiali dei documenti di finanza pubblica. Ma i numeri confermano che la tempistica delle rate del Pnrr non sarà indifferente sulla cassa.

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