Imprese

A2A tratta per entrare nel capitale di Egea

Ipotesi di quota poco oltre il 50% in cambio di liquidità per risollevare il gruppo

di Cheo Condina

A2A ed Egea sarebbero in trattative serrate per realizzare una partnership industriale finalizzata al rilancio della multiutility piemontese, che nel 2022 ha scontato forti tensioni finanziarie a seguito dell'esplosione dei prezzi delle commodity. Tensioni che al momento si sarebbero solo parzialmente allentate, inducendo così l'azionista di controllo di Egea, il presidente del consiglio di gestione Pierpaolo Carini, a valutare l'alleanza con un grande operatore per consolidare il bilancio e ridare forza alle politiche di investimento. Lato A2A, la joint venture con un'azienda ben radicata sul territorio e con oltre 240mila clienti (soprattutto retail) caratterizzati da una buona redditività, consentirebbe di rafforzare in modo rilevante la presenza in Piemonte.

La situazione sarebbe in rapida evoluzione: nulla è ancora definito, se non un accordo di riservatezza tra le due società, ma in questi giorni si sta lavorando alacremente con l'obiettivo di verificare al più presto la fattibilità dell'operazione e, nel caso, arrivare in tempi rapidi a una struttura di accordo da sottoporre ai rispettivi consigli di amministrazione. L'ipotesi allo studio sarebbe quella di un ingresso di A2A con una maggioranza di poco superiore al 50%: in cambio la multiutility guidata da Renato Mazzoncini fornirebbe la liquidità necessaria per rimettere in pista Egea e, in virtù della quota e del ruolo industriale, potrebbe consolidare Ebidta (e ovviamente anche il debito).

Come detto, Egea ha scontato a livello finanziario (soprattutto di capitale circolante netto) l'impennata dei prezzi delle commodity nel corso del 2022. Un problema comune a tantissime utility, piccole e medie, con la differenza che, dal punto di vista industriale, l'azienda di Alba resta solida e ben posizionata, visto che negli anni il numero uno Carini ha saputo mantenere il legame con il territorio (nell'azionariato figurano fondazioni e aziende locali) senza perdere di vista le evoluzioni del mercato, ne sono prova le joint venture con il fondo Icon su reti gas, illuminazione pubblica e teleriscaldamento. Quello stesso mercato, tuttavia, per affrontare choc e alta volatilità dei prezzi come quelli del 2022 richiede spalle larghissime, che probabilmente solo una partnership con una grande multiutility può garantire.

Geograficamente parlando l'interlocutore più naturale poteva essere Iren, che l'anno scorso aveva supportato Egea nel momento di massima tensione sulle commodity, vendendole gas; poi era stato intavolato un negoziato sulle attività di vendita elettricità e gas, ma senza esito. Nelle ultime settimane ha invece preso piede la trattativa con A2A, che forse era già nel destino di Egea. L'ultimo presidente onorario della società di Alba è stato Renzo Capra, storico patron di Asm Brescia e padre fondatore della stessa A2A con Giuliano Zuccoli, nonché padre putativo, professionalmente parlando, di Pierpaolo Carini.

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