Urbanistica

Bonus casa inesistenti, i sequestri arrivano quasi a 7 miliardi

La Gdf aggiorna il bilancio sulle operazioni di contrasto agli illeciti legati alle cessioni dei crediti: tre miliardi solo da inizio anno

di Giuseppe Latour e Giovanni Parente

Continua a crescere il valore complessivo dei sequestri legati ai bonus edilizi. L'ultimo aggiornamento parla di quasi 7 miliardi di euro. A fornirlo è stato ieri il generale Giuseppe Zafarana nella cerimonia in cui ha lasciato il comando generale della Guardia di Finanza (si veda l'articolo a pagina 8) e ha fatto il bilancio del primo quadrimestre di attività del corpo delle Fiamme Gialle.«Le attività investigative e di analisi sui crediti d'imposta agevolativi in materia edilizia ed energetica hanno permesso di sequestrare crediti inesistenti per circa 3 miliardi di euro», spiega una nota della Gdf. Una somma che si aggiunge agli oltre 3,7 miliardi sequestrati tra la fine del 2021 e il 2022. Il totale arriva così a 6,7 miliardi di euro. Il bilancio è andato crescendo, soprattutto, con le operazioni rese note tra marzo e aprile. Il giorno chiave è stato il 22 marzo quando è stata data notizia dei risultati raggiunti su input delle procure di Avellino e di Asti.

Operazioni che, come quella di fine aprile coordinata dalla procura di Roma, hanno la caratteristica di avere riguardato soggetti residenti in diverse aree e province italiane con uno schema che si è andato consolidando che prevedeva la creazione di finte società cartiere sia per generare i crediti da cedere sia per acquistarli. Questi sequestri confermano quello che già le Fiamme Gialle avevano verificato nei mesi scorsi: le supposte agevolazioni al centro delle frodi sono state, quasi sempre, il bonus facciate e l'ecobonus. Quasi tutti questi illeciti, poi, hanno una collocazione temporale precisa: sono arrivati prima del varo del decreto Antifrodi (Dl n. 157/2021), a novembre del 2021. In tutti questi mesi le attività di indagine e controllo, sia della Gdf che dell'agenzia delle Entrate, stanno facendo emergere una massa di crediti inesistenti che si sta rivelando più cospicua del previsto. Se consideriamo che il totale dei crediti ceduti fino al 1° marzo del 2023 è stato pari a 110,8 miliardi di euro, le frodi valgono quasi il 6% del totale.Si tratta, comunque, del passato. Per il futuro si rafforzano i segnali che parlano di una possibile revisione del sistema dei bonus edilizi.

La sede per questo intervento sarà la delega fiscale, come ieri ha confermato la sottosegretaria al ministero dell'Economia, Lucia Albano nel corso di un convegno organizzato dall'Ordine degli ingegneri della provincia di Milano: «Quella potrà essere un'occasione importante per il riordino e la razionalizzazione anche della materia dei bonus per la casa per dare certezze ai cittadini». Sul calendario complessivo dei lavori sulla delega ha fatto il punto, nel corso di un altro evento, il viceministro all'Economia, Maurizio Leo: «I tempi saranno celeri, anche perché, in accordo con i due presidenti delle Commissioni Finanze di Camera e Senato, si è detto che i testi dovranno essere approvati prima della pausa estiva. Poi, metteremo mano subito ai decreti legislativi, in modo tale da renderli operativi, almeno quelli di maggior rilevanza, a partire dal 2024». Quindi, la partita dell'attuazione è destinata a entrare nel vivo già dal prossimo autunno.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©