Fisco e contabilità

Pnrr, congelata la società per i software della Pa

Salta ancora la costituzione della Newco Inps-Inail-Istat: a rischio la scadenza 2022

di Carmine Fotina

L’ex ministro per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale, Vittorio Colao, ha lasciato in eredità un lungo dossier sui compiti svolti e quelli da portare a termine. Ma c’è subito una battuta d’arresto sulle scadenze relative al Piano nazionale di ripresa e resilienza: per due volte è saltata la costituzione della società pubblica “3i” per i servizi software alla Pa, una milestone del Pnrr da raggiungere entro il 31 dicembre 2022. Un primo appuntamento per la costituzione notarile della società per azioni che dovrà essere partecipata da Inps, Inail e Istat era stato fissato per il 12 ottobre, data messa nero su bianco da Colao nel suo documento di fine mandato. La seconda data mancata è stata il 26 ottobre. Con un rinvio sine die. Da quanto trapela, al momento da canali non ufficiali, non si tratta di un mero slittamento tecnico ma di un congelamento per la volontà del nuovo governo di rivederne alcuni aspetti dell’operazione, che non ha mai convinto ad esempio Fratelli d’Italia.

Sotto esame anche alcuni aspetti della governance. Il governo Draghi aveva individuato per il ruolo di presidente della società Roberto Lancellotti, consigliere d’amministrazione dell’Inps e tra i membri del comitato consultivo per la Pa digitale che era stato istituito dall’ex ministro Colao. Lancellotti al pari del dimissionario Rosario De Luca, marito della neo ministra del Lavoro Marina Calderone, andrebbe sostituito nel cda. Tutto questo mentre sulla scadenza effettiva del mandato del presidente Inps, primavera 2023 o un anno più tardi come da parere legale richiesto dallo stesso Pasquale Tridico, ci sarebbero ancora margini di incertezza. Al tema degli effetti a breve sulla tenuta del cda Inps, il nuovo governo sommerebbe anche una certa attenzione alle preoccupazioni dei sindacati interni dei tre enti interessati, che sono arrivati a prefigurare finanche scenari in cui il disegno della Spa sarebbe stato concepito come propedeutico a una futura privatizzazione. La società 3i immaginata da Colao e dal Dipartimento per la trasformazione digitale di certo dovrà muoversi lungo un perimetro molto chiaro, per non rischiare di sovrapporsi alle aree operative dalla Sogei, la società di information technology controllata al 100% dal ministero dell’Economia.

La Newco 3i, secondo i piani dell’ex governo, dovrà consolidare i centri di elaborazione dati (i data center) dei soci gestendone l’area software. Ma potrà fornirà servizi applicativi, come società in-house, anche al ministero del Lavoro e alla presidenza del Consiglio e in più, nel limite del 20% dell’attività, anche ad altre Pa centrali. A questo punto però toccherà probabilmente a Alessio Butti, in predicato di assumere la delega alla Transizione digitale come sottosegretario a Palazzo Chigi, decidere come procedere con il progetto. In ogni caso velocemente, vista la scadenza del Pnrr.

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