Appalti

Gestione delle multe, Anac boccia il bando del Comune di Cosenza

Criteri di selezione troppo restrittivi e spoporzionati rispetto all'oggetto dell'appalto

di Mau.S.

Richiamo dell'Anac al comune di Cosenza per aver inserito nel bando di gara per il servizio di gestione delle multe stradali requisiti eccessivamente restrittivi della concorrenza e sproporzionati rispetto all'oggetto dell'appalto.

Lo stop dell'autorità Anticorruzione arriva con la delibera 294 del 21 giugno 2022. Nel documento, emesso in seguito alla richiesta di un parere di precontenzioso, l'Anac rileva che nel disciplinare di gara del comune di Cosenza, compare tra i requisiti anche la necessità di dimostrare di aver svolto un servizio analogo a quello di gestione del servizio dei verbali di infrazione al codice della strada in almeno tre comuni con un numero minimo annuo di procedimenti gestiti pari o superiori a 50.000 (cinquantamila) per ciascun comune, quindi un totale di 150.000 procedimenti. La scelta – si è giustificato il Comune – è fondata sul numero dei verbali di contravvenzione emessi negli ultimi anni, tra i 48.684 del 2020 e i 68.440 del 2021. Ma, sottolinea Anac, il requisito minimo richiesto è aver gestito almeno 150.000 verbali di contravvenzione per ogni anno quindi appare sproporzionato perché ammonta a più del doppio rispetto alle reali esigenze comunali.

Anac ricorda che la stazione appaltante, nel definire i requisiti tecnici e professionali dei concorrenti, vanta un margine di discrezionalità che gli consente di definire criteri ulteriori e più stringenti rispetto a quelli previsti dalla norma ma sempre nel rispetto del limite della proporzionalità e della ragionevolezza, oltre che della pertinenza e congruità rispetto all'oggetto dell'appalto.

Il consiglio Anac ritiene quindi che l'operato della stazione appaltante risulti non conforme alla normativa di settore ed alle indicazioni della lex specialis di gara avendo formulato un'interpretazione della clausola inerente i requisiti di capacita tecnico – professionale eccessivamente restrittiva della concorrenza e sproporzionata rispetto alle specifiche peculiarità dell'oggetto di gara.

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