Urbanistica

Pnrr: parchi, housing sociale e idrico, ecco le prime scadenze del 2022

Sono alcune delle scadenze dettate dal Recovery Plan che dovranno essere centrate nei primi tre mesi

di Celestina Dominelli

La nuova disciplina dei contratti di sviluppo, certo, ma anche la digitalizzazione dei parchi nazionali e il programma innovativo della qualità dell’abitare. E ancora, la mappatura degli insediamenti illegali per combattere lo sfruttamento dei lavoratori in agricoltura e il piano operativo per i progetti di housing temporaneo a favore delle persone in povertà estrema. Sono alcune delle scadenze dettate dal Recovery Plan che dovranno essere centrate nei primi tre mesi del 2022 e che emergono dai contributi prodotti dai ministeri per il primo bilancio del governo sull’attuazione del Pnrr.

L’elenco degli obiettivi intermedi è consistente, ma per alcuni il lavoro è già ben avviato come nel caso dei contratti di sviluppo (si veda altro articolo in pagina), per i quali il Mise ha già approntato il decreto ministeriale che delinea la nuova politica di investimento.  E risulta già in fase avanzata anche un altro traguardo, in capo al ministero delle Infrastrutture, vale a dire la semplificazione normativa degli interventi nelle infrastrutture idriche primarie per la sicurezza delle forniture che è stata assicurata attraverso una norma contenuta nel decreto Infrastrutture, la quale affida alla stesura di un Piano ad hoc l’individuazione delle iniziative necessarie. Sempre al Mims rinvia poi anche un altro target da conseguire entro marzo: la firma delle convenzioni con le autorità locali i cui progetti di riqualificazione e incremento dell’edilizia sociale potranno accedere ai finanziamenti del cosiddetto “Pinqua” (il Programma innovativo della qualità dell’abitare che cuba 2,8 miliardi).

All’housing sociale è collegato un altro traguardo del ministero del Lavoro: l’entrata in vigore del piano operativo per i progetti dedicati alle persone in povertà estrema e il lancio dell’invito agli enti locali a presentare proposte. Sempre il Lavoro, poi, dovrà farsi carico dell’approvazione della mappatura degli insediamenti illegali in agricoltura propedeutica alla messa a punto di una nuova strategia di contrasto al caporalato.

Al ministero della Transizione ecologica, invece, fa riferimento un ulteriore step: la semplificazione amministrativa e lo sviluppo di servizi digitali per i visitatori di parchi nazionali e aree marine protette. Il Mite è al lavoro sul decreto e sono in corso le interlocuzioni con la Sogei per definire lo sviluppo di applicazioni informatiche di supporto a tali realtà.

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