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In Puglia il Demanio lancia il concorso di progettazione per valorizzare il palazzo Carcano di Trani

Procedura in due fasi. Per il vincitore 72mila euro e incarico di progettazione. Termine prima fase: 27 agosto

di M.Fr.

La direzione regionale di Puglia e Basilicata ha pubblicato il bando di concorso internazionale di progettazione per l'ampliamento e la valorizzazione di Palazzo Carcano, nel centro storico di Trani. La procedura è in due gradi. Ai concorrenti viene in prima istanza richiesta una proposta ideativa. Le prime cinque proposte selezionate dalla Commissione accedono alla seconda fase per la selezione finale. Il progetto di fattibilità tecnico-economica dovrà essere in modalità Bim. Il complesso dovrà ospitare la sede degli Uffici Giudiziari. Il costo stimato per la realizzazione dell'opera, comprensivo degli oneri della sicurezza, è di quasi 9 milioni di euro (8,99 milioni).

La scadenza per la prima fase del concorso è fissata 27 agosto prossimo. Entro il 22 ottobre scade la seconda fase. Se tutto va bene il vincitore si conoscerà il 12 novembre. Più esattamente, nella prima fase, ai concorrenti è richiesta «la presentazione di un'idea progettuale, un Master Plan generale relativo all'intero complesso architettonico, fabbricato esistente e ampliamento, che, nel rispetto delle indicazioni fornite, dimostri la fattibilità e la compatibilità dell'intervento rispetto alle specifiche fornite dal documento di indirizzo alla progettazione (DIP) e il suo inserimento nel contesto storico-architettonico e paesaggistico».

La valutazione delle proposte avverrà da parte della commissione in base ai seguenti elementi (con relativi punteggi): qualità della proposta progettuale valutata con riferimento alla compatibilità compositiva e formale con il contesto storico, architettonico e paesaggistico di inserimento, con particolare riferimento al rapporto con il Castello Svevo, la prospicente Piazza Re Manfredi, il fronte mare, la Cattedrale, nonché ai caratteri del tessuto urbano del nucleo antico (max 40 punti); qualità della proposta progettuale valutata con riferimento ad una progettazione ispirata a principi di qualità architettonica e sostenibilità energetica e ambientale, che consenta l'applicazione, per quanto possibile in considerazione del pregio storico architettonico dell'immobile e del contesto, dei Cam, nonchè durabilità e facilità della manutenzione, attraverso tecniche, tecnologie e materiali in grado di garantire le migliori prestazioni possibili, ridurre emissioni e impatti, assicurare il benessere degli occupanti, nonché l'applicabilità di metodologie BIM, oltre che alla progettazione, anche all'uso, gestione e monitoraggio dell'edificio (max 30 punti); rispondenza della proposta progettuale agli obiettivi di razionalizzazione degli spazi, nel rispetto del quadro esigenziale dell'Amministrazione usuaria e nella piena compatibilità con la struttura tipologica e formale dell'edificio (max 15 punti); qualità della proposta progettuale valutata con riferimento alla strategia proposta in ordine alla possibilità di destinare alcuni spazi al piano terra a funzione informativa/espositiva, trasformando l'immobile stesso in un contenitore culturale che renda contemporaneamente fruibile sia l'area di scavo archeologico, che alcuni spazi interni al fabbricato esistente da destinare ad un percorso espositivo/museale (max 15 punti).

Al vincitore del concorso viene riconosciuto un premio di quasi 72mila euro (esattamente 71.916,25 euro), a ciascuno degli altri quattro finalisti andranno 9mila euro ciascuno. Inoltre il vincitore otterrà l'incarico - attraverso una procedura negoziata - per la successiva progettazione («successivi livelli di completamento del Pfte, progettazione definitiva ed esecutiva, coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione, direzione lavori, contabilità, aggiornamento catastale da svolgere in modalità Bim e in applicazione dei Cam»).

I documenti di gara

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