Urbanistica

Roma, il governo estende ai lavori del Giubileo 2025 le procedure veloci del Pnrr

Per la valutazione di impatto ambientale gli interventi del piano saranno sottoposti alla commissione speciale Pnrr-Pniec

di G. Sa.

Il governo è pronto, con un decreto legge, a mettere in sicurezza il piano per i lavori del Giubileo 2025, adottando le procedure veloci modello Pnrr. In particolare per la valutazione di impatto ambientale gli interventi del piano saranno sottoposti non alla commissione Via ordinaria, ma alla commissione speciale Pnrr-Pniec, con le relative procedure e termini accelerati. Inoltre, il commissario straordinario - che è il sindaco Gualtieri ma agisce come commissario di governo - approverà il piano degli interventi, opera per opera, con decreto del Presidente del consiglio e solo successivamente, entro trenta giorni, sarà tenuto a riferire in Consiglio comunale i dettagli del piano stesso.

Infine, per risolvere l’annosa questione della rete stradale, Roma Capitale (comune) e la Città metropolitana di Roma firmeranno «apposite convenzioni» con l’Anas che agirà da centrale di committenza per l’affidamento degli interventi. Anche in questo caso, la buona riuscita del piano stradale romano, comunque traguardato alla scadenza del 2025, dipenderà dalla collaborazione fra il sindaco-commissario Gualtieri e la società controllata dalla holding Fs Italiane (recentemente inserita nel nuovo polo Infrastrutture guidato da Rfi).

Le norme per accelerare e mettere in sicurezza i lavori del Giubileo 2025 sono inserite nel decreto legge Pnrr Trasporti che Palazzo Chigi sta mettendo a punto con il ministero delle Infrastrutture e che dovrebbe andare all’approvazione del Cdm la prossima settimana. È una nuova serie di misure nate per facilitare e accelerare interventi, non solo di Pnrr, sul fronte infrastrutturale.

Un’altra disposizione del decreto legge - a conferma della tendenza del governo a rafforzare le competenze della commissione speciale Via Pnrr-Pniec - destina all’esame di questo organo anche i progetti di Rfi per il collegamento ferroviario fra le città e gli aeroporti.

Nel decreto legge - che è ancora soggetto a una scrematura di Palazzo Chigi - sono presenti norme e misure per le dighe, per le Capitanerie di Porto, per la laguna di Venezia, per l’impianto funiviario di Savona. L’orizzonte è quello del “Pnrr e oltre” già delineato dal ministro Enrico Giovannini. Ci sono alcuni ritocchi al codice della strada, il potenziamento dell’Osservatorio nazionale sulle politiche del trasporto pubblico locale che diventa «supporto alla programmazione e per il monitoraggio della mobilità pubblica locale sostenibile», allargando quindi il perimetro di competenza oltre autobus e metropolitane. È uno dei pacchetti di rafforzamento delle strutture di rafforzamento del Mims che Giovannini porta avanti dal suo arrivo. Infine ci sono norme che dovrebbero garantire la funzionalità del comitato speciale del Consiglio superiore lavori pubblici, del Collegio consultivo tecnico e della commissione nazionale per il dibattito pubblico, riordinando risorse a disposizione e gettoni di presenza.

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