Appalti

Decreto Semplificazioni/3. Premi alle Pmi nelle gare Pnrr e subappalto più facile

Tra le novità dell'ultim'ora in tema di appalti anche l'obbligo di scegliere imprese esperte con gli affidamenti diretti

di Mauro Salerno

La possibilità di aprire una corsia preferenziale alle Pmi nelle gare per gli appalti del Pnrr, ulteriori semplificazioni per il subappalto, la necessità di scegliere imprese con precedenti esperienze analoghe negli affidamenti diretti, l'aprtura della banca dati Anac alle Soa sono alcune delle principali novità in tema di appalti che il decreto legge Semplificazioni ha acquisito nell'ultimo esame notturno delle commissioni Affari costituzionali e Ambiente della Camera. Il decreto, superato lo scoglio della commissione dove non sono mancate le tensioni all'interno della maggioranza che sostiene il Governo Draghi, passa ora all'esame dell'Aula, dove il testo appena approvato è considerato "blindato" visti i tempi stretti della conversione che va portata a termine entro il 30 luglio, incluso anche l'ok del Senato.

Premi alle Pmi nelle gare Pnrr
L'applicazione pratica dipenderà dalle stazioni appaltanti, ma la possibilità di agevolare le Pmi negli appalti del Pnrr (e del piano nazionale complementare) è una delle novità di maggior rilievo apportate in commissione al decreto. L'emendamento, firmato dai deputati di Italia Viva Marco Di Maio e Silvia Fregolent, stabilisce che «per garantire il pluralismo degli operatori nel mercato, le procedure afferenti gli investimenti pubblici finanziati, in tutto o in parte», con le risorse del Pnrr e del Pnc «possono prevedere, nel bando di gara, nell'avviso o nell'invito criteri premiali atti ad agevolare le piccole e medie imprese nella valutazione dell'offerta». Toccherà dunque alle stazioni appaltanti decidere se avvalersi di questa clausola o meno.

Subappalto, via la certificazione a carico del titolare del contratto
Subappalti con meno burocrazia a carico delle imprese titolari del contratto. In forza di un emendamento Cinque Stelle gli appaltatori non dovranno più preoccuparsi di raccogliere i documenti che certificano il possesso dei requisiti dei subappaltatori per consegnarli alla stazione appaltante insieme al contratto venti giorni prima dell'inizio dei lavori subaffidati. Il passaggio dell'articolo 105 (comma 7) del codice appalti che prevede quest'obbligo viene infatti cancellato. Resta invece l'obbligo di dichiarare il possesso dei requisiti da parte del subappaltatore. Toccherà poi alla stazione appaltante verificare la veridicità della dichiarazione tramite la nuova banca dati degli appalti.

Affidamenti diretti a imprese con curriculum adeguato
Arriva anche una nuova precisazione sugli affidamenti diretti, che il nuovo decreto Semplificazioni (n.77/2021) ammette fino alle soglie di 150mila euro per i lavori e di 139 mila euro per i servizi, incluse le attività di ingegneria e architettura. Oltre a garantire il rispetto dei principi generali del codice appalti, le stazioni appaltanti - pur essendo libere di incaricare ditte di fiducia senza altri adempimenti sotto queste soglie - dovranno assicurarsi di scegliere «soggetti in possesso di pregresse e documentate esperienze analoghe a quelle oggetto di affidamento, anche individuati tra coloro che risultano iscritti in elenchi o albi istituiti dalla stazione appaltante, comunque nel rispetto del principio di rotazione». La novità è prevista in un emendamento a firma dei deputati Pd.

Banca dati appalti aperta alle Soa
Anche le Soa potranno consultare la banca dati appalti dell'Anac. La novità arriva con una modifica all'articolo 29 del codice appalti che aggiunge gli «organismi di attestazione», alle stazioni appaltanti e agli operatori economici cui l'Anac deve garantire «l'accessibilità alla propria banca dati»limitatamente ai loro dati.

Fs e Anas, convenzioni in deroga al codice fino al 30 giugno 2023
Si allunga da fine anno fino a tutto giugno 2023 la possibilità per Fs di stipulare convenzioni con società degli gruppo in deroga alle regole del codice appalti e per l'Anas (ora nel gruppo Fs) di servizi di convenzioni e accordi quadro di Fs per l'acquisto di beni e servizi.

Sull’appalto integrato solo linee guida ministeriali
Battaglia persa, almeno per ora, per il Pd che avrebbe voluto limitare fortemente il ricorso all’appalto integrato assegnato per le grandi opere del Pnrr sulla base del solo progetto di fattibilità tecnico economica. Non sono passati i due emendamenti presentati dagli ex ministri Graziano Delrio e Paola De Micheli: il Mims ha riformulato garantendo che presenterà linee guida per rafforzare il progetto di fattibilità.

Atti del direttore lavori in formato digitale
Un altro emendamento approvato in commissione stabilisce che le attività del direttore dei lavori e del direttore dell'esecuzione dovranno essere tradotte in atti digitali. Inoltre dovranno essere gestiti con strumenti elettronici capaci di dialogare con la banca dati appalti dell'Anac.

Appalti in house, un anno in più per adeguarsi al codice (che verrà modificato)
I titolari di concessioni di lavori e servizi pubblici avranno più tempo per adeguarsi alla norma del Codice degli appalti che impone una quota appalti – l'80%, 60% per i concessionari autostradali – che i concessionari scelti senza gara "a monte" sono tenuti ad affidare con procedure a evidenza pubblica. La proroga è contenuta in una serie di emendamenti identici, a firma della Lega, Pd, Iv, Leu, Forza Italia, Minoranze linguistiche, Coraggio Italia . Il termine stabilito al momento dava tempo per adeguarsi entro la fine dell'anno. Gli emendamenti approvati prorogano la scadenza al 31 dicembre 2022, quindi un anno in più. Il rinvio è stato deciso «al fine di consentire alle società concessionarie di effettuare gli investimenti ricompresi nel Piano nazionale di ripresa e resilienza».

Osservatorio per le smart road
Nascerà a Porta Pia un osservatorio per le smart road «e per i veicoli e mezzi innovativi di trasporto su strada a guida connessa e automatica». L'osservatorio avrà il compito di promuovere il «processo di digitalizzazione delle infrastrutture viarie e della sperimentazione su strada di veicoli a guida autonoma, di esprimere pareri in merito alle richieste di autorizzazione per la sperimentazione di veicoli a guida autonoma, di verificare l'avanzamento del processo di trasformazione digitale verso le Smart Road, nonché di effettuare studi e formulare proposte per l'aggiornamento della disciplina tecnica in materia di veicoli a guida autonoma». Sarà un decreto del ministero delle Infrastrutture, adottato di concerto con l'Interno e l'Innovazione tecnologica a definire nel dettaglio composizione e funzionamento dell'osservatorio. Un altro decreto, approvato con le stesse modalità, servirà invece a stabilire e aggiornare le «modalità attuative» e «gli strumenti operativi per la trasformazione digitale della rete stradale nazionale» fissando «i requisiti funzionali minimi a cui devono attenersi gli operatori di settore e i concessionari di reti stradali e autostradali».

Corsia veloce per la diga di Genova
Ok all'emendamento della Lega (primo firmatario Edoardo Rixi) per sbloccare i lavori della diga foranea di Genova. «Ora - spiega il deputato - l'Autorità portuale di Genova potrà procedere all'assegnazione dei lavori e all'apertura dei cantieri nei tempi stabiliti. L'atto riformulato tiene conto dei nuovi requisiti previsti dal decreto in relazione alle opere prioritarie il cui parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici è stato ottenuto entro il 31 maggio 2021. Inoltre per gli interventi sul trasporto locale - nella componente 'opere civili' - per un valore fino a 100 milioni di euro, finanziati in tutto o in parte con il Pnrr, il parere del comitato speciale del Consiglio superiore dei Lavori pubblici non è obbligatorio. Un passo avanti per evitare possibili fermi procedurali».

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