Amministratori

Milano-Cortina 2026, enti locali in allarme sulle sponsorizzazioni

Dalle amministrazioni parte la richiesta al governo di entrare nella Fondazione

di Sara Monaci

Suona come la richiesta di un commissariamento. Ieri le Regioni Lombardia e Veneto, insieme ai Comuni di Milano e Cortina e alle provincia autonoma di Trento, hanno chiesto al governo di entrare nella governance della Fondazione Milano-Cortina 2026, che dovrà organizzare e gestire i Giochi olimpici invernali, perché ritenuta poco trasparente.

Sindaci e presidenti si sono recati ieri a Palazzo Chigi e hanno incontrato il premier Mario Draghi, a cui lo scorso 9 giugno avevano già scritto una lettera, lamentando scarsa trasparenza sulle sponsorizzazioni di cui la Fondazione deve occuparsi - e che dovrebbero rappresentare un terzo del bilancio totale da 1,5 miliardi; sottolineando la necessità di «una road map condivisa»; evidenziando il timore che alla fine debba essere il settore pubblico a pagare quelle Olimpiadi a lungo raccontante come “a costo zero” per enti locali e Stato.

Ieri i rappresentanti politici dei territori coinvolti hanno ribadito la volontà di avere all’interno della Fondazione figure di garanzia scelte dal governo, «come era avvenuto già per l’Expo 2015 di Milano», ha ricordato il sindaco di Milano Giuseppe Sala.

La Fondazione Milano-Cortina è controllata dai Comuni di Milano e Cortina d’Ampezzo, Regioni Lombardia e Veneto e Provincia autonoma di Trento e Bolzano. Il bilancio è teoricamente così composto: un terzo arriverà dagli sponsor, un terzo dal Cio e un terzo dalla vendita di biglietti e merchandising. Totale: 1,5 miliardi. Agli enti locali spetta solo la garanzia, in caso di lacune nei pagamenti, come è stato scritto anche nel dossier di candidatura.

L’ad della Fodazione Vincenzo Novari ad aprile (in una intervista sul Sole 24 Ore) aveva dichiarato di aver già avviato 280 milioni di trattative per le sponsorizzazioni, praticamente la metà del totale atteso. Tuttavia il sindaco di Milano Giuseppe Sala e di Cortina Gianluca Lorenzi, i presidenti di Lombardia e Veneto Attilio Fontana e Luca Zaia e il presidente della provincia di Trento Maurizio Fugatti non si sono convinti. Secondo loro i contratti con gli sponsor ancora mancano o non sono stati chiaramente esibiti.

Alla fine dell’incontro i governatori Zaia e Fontana riferiscono che Draghi avrebbe dato la sua disponibilità all’ingresso nella società. «Spero ne consegano provvedimenti», conclude Zaia. «I tempi sono cambiati, è importante che l’esecutivo ne faccia parte», ha detto Fontana.

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