Appalti

Delega appalti, le Soa chiedono di estendere la qualificazione ai servizi

Carpinello (Unionsoa): in questo modo si ridurrebbero tempi delle gare e costi sostenuti dalle Pa per la verifica dei requisiti

di Mau.S.

Oltre alle imprese, in Commisione Lavori pubblici del Senato (vedi articolo) sono state ascoltate anche le Soa, cioè le società private cui è demandato il compito di rilasciare i certificati di qualificazione dei costruttori interessati alle gare pubbliche. In particolare i rappresentanti di Unionsoa «pur valutando positivamente l'impianto della proposta» di legge hanno osservato che nel settore dei servizi peserebbe «la mancanza di un sistema di qualificazione degli operatori economici omogeneo ed efficiente» e per questo «i tempi di espletamento delle gare di servizi sono particolarmente lunghi».

«Riteniamo fondamentale estendere la qualificazione Soa al settore dei servizi - ha sottolineato la presidente di Unionsoa Tiziana Carpinello -. Questo consentirebbe l'esame e la verifica da parte delle Soa del possesso dei requisiti di ordine generale e speciale degli operatori economici che partecipano alle relative procedure di gara, ma anche di ridurre notevolmente i tempi ed i costi delle stazioni appaltanti per la verifica dei requisiti, oltre che rappresentare un ulteriore presidio di legalità, semplificazione e trasparenza».

dalle Soa è arrivata anche la richiesta di poter accedere alle principali banche dati nazionali, la cui consultazione è necessaria per la verifica dei requisiti delle imprese. «Condividiamo l'obiettivo della legge delega di fare ricorso a banche dati a livello centrale, ma per rendere il sistema davvero funzionale sarebbe necessario prevedere espressamente la facoltà delle Soa di accesso e fruizione a tutte le banche dati della Pa rilevanti ai fini dell'attestazione. Inoltre, l'ipotesi che le Soa abbiano accesso alle banche dati nazionali sarebbe in grado di ridurre i costi di funzionamento della macchina pubblica liberando risorse da impiegare in attività più produttive», ha concluso Carpinello.

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