Urbanistica

Montalto di Castro, al posto della centrale Enel un porto turistico con campi da golf: scelto il progetto

di Laura Serafini

La centrale termoelettrica Alessandro Volta di Montalto di Castro diventerà la culla per il primo distretto nautico del viterbese, con tanto di porticciolo turistico da ricavare nel canale di presa a mare dell’ex impianto nucleare. Attorno al porto si svilupperà un polo turistico, aperto tutto l’anno, con attività commerciali e di intrattenimento, un centro wellness e un centro sportivo con campi da tennis, campo da golf e alberghi. Lo sviluppo di questo progetto è previsto dalla lettera di intenti firmata tra Enel Distribuzione e lo studio Amati Architetti, autore del progetto che è stato selezionato per riqualificare l’area della centrale nell’ambito del programma Futur-e lanciato dal gruppo guidato da Francesco Starace.
Il progetto polifunzionale «Marina della Tuscia» ha superato una serrata selezione in un processo competitivo basato sulla sostenibilità economica, ambientale e sociale del piano, cui dovevano essere allegati un business plan e una dettagliata relazione tecnica per la realizzazione di questo smart village del Mediterraneo. Il valore aggiunto della proposta «Marina della Tuscia», rispetto agli altri tre progetti finalisti (anche questi polifunzionali), è la capacità di presentare diversi tipi di valorizzazione di un’area vasta ben 220 ettari e la possibilità di tenere aperto il complesso - e dunque garantirne la redditività - per tutto l’anno. Nella valutazione hanno inciso anche gli aspetti legati all’economia circolare e all’innovazione.

Nel porto turistico troverà posto un cantiere navale per le riparazioni dei natanti. Il sarcofago, che avrebbe dovuto ospitare il reattore di una centrale nucleare mai diventata tale, sarà mantenuto per ospitarvi attività commerciali e ricettive. E anche la ciminiera verrà in qualche modo conservata, seppure con una veste diversa, per diventare un’icona ambientale di questa nuova area turistico-commerciale. Il piano è sicuramente ambizioso, soprattutto per gli interventi che saranno necessari per la realizzazione del nuovo porticciolo.

Si stima che l’investimento complessivo per la realizzazione del nuovo polo si aggiri tra 100 e 200 milioni di euro. Lo studio Amati si è presentato “attrezzato” con una serie di partner, italiani e ed europei, specializzati nelle varie attività - dalla gestione di marine, dei centri commerciali, alle catene alberghiere - pronti a entrare nel progetto nel momento in cui sia verificata e definita nei dettagli la percorribilità del piano. E proprio su questi aspetti i manager di Enel distribuzione sono già al lavoro assieme ai vincitori della competizione. Le autorità locali, comune di Montalto di Castro, provincia di Viterbo e Regione Lazio, sono stati già coinvolti nella commissione che ha selezionato i progetti. Ora si devono verificare tutti gli aspetti dell’iter autorizzativo e in caso definire gli eventuali aggiustamenti nel piano.

L’obiettivo è arrivare all’inizio del prossimo anno con un cronoprogramma degli interventi per poter stipulare un contratto preliminare di vendita dell’area da parte di Enel Distribuzione. Il gruppo elettrico continuerà ad affiancare i partner anche durante la fase delle demolizioni (che riguarderanno gli impianti oggi usati per la generazione termoelettrica) e la prima realizzazione delle opere e solo in una fase successiva verrà firmato il rogito.

Un iter analogo è già stato seguito per gli altri progetti di Futur-e avviati: per la riqualificazione della ex centrale nucleare di Trino Vercellese è stato già firmato il preliminare per la creazione di un parco ludico sul tema dell’auto (all’interno troverà posto un centro per la logistica di Enel). A Piombino il preliminare è stato firmato a fine 2017 per realizzare, anche qui, un polo turistico polifunzionale. La centrale termoelettrica sul Po di Porto Tolle diventerà un villaggio open air, con strutture per un camping a 5 stelle incentrato sulla valorizzazione delle eccellenze gastronomiche locali e sugli sport acquatici: in questo caso la firma del contratto preliminare di vendita è atteso entro la fine dell’anno. L’impianto a turbogas di Alessandria è stato al centro di un concorso di idee che ha portato a emergere la proposta di un parco giochi per sport estremi, proposta di cui ora si sta valutando la pre-fattibilità.

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