Amministratori

Gentiloni conferma Gabrielli e Franco - Capo della Polizia e Ragioniere generale avanti ancora per un anno

Una doppia conferma. Per il capo della Polizia, Franco Gabrielli, e il Ragioniere generale dello Stato, Daniele Franco, decisa ieri dal Consiglio dei ministri su indicazione rispettivamente del ministro dell’Interno, Marco Minniti, e del responsabile dell’Economia, Pier Carlo Padoan. È uno degli ultimi atti del Governo Gentiloni. Arriva dopo la proroga per un anno per il direttore del Dis, Alessandro Pansa, e dell’Aise, Alberto Manenti, scattata subito dopo la tornata elettorale del 4 marzo.
Nessun prolungamento del mandato, invece, per il direttore generale del Tesoro uscente, Vincenzo La Via, in scadenza il 14 maggio. Dal ministero dell’Economia si lascia intendere che non si tratta di una bocciatura perché lo stesso La Via avrebbe manifestato l’intenzioni di dare priorità ad altri interessi professionali. Intanto il leader della Lega Matteo Salvini mette in guardia dall’occuparsi di nomine il governo “neutrale e di servizio” annunciato per le prossime ore dal capo dello Stato.

Per Franco si tratta di un ulteriore prolungamento di un anno dell’incarico alla guida dell’organo centrale e strategico di via XX settembre per l’attività di verifica e supporto del Parlamento negli adempimenti e nella “gestione” delle politiche di bilancio sul delicato versante dei conti pubblici. Già direttore centrale della Banca d’Italia per l’area ricerca economica e relazioni internazionali e considerato in sintonia con l’attuale presidente della Bce, Mario Draghi, Franco è approdato al vertice della Ragioneria generale il 20 maggio 2013 su indicazione dell’allora ministro dell’Economia nel governo Letta, Maurizio Saccomanni. Nel maggio 2016 era già stato confermato dal Governo Renzi, su richiesta del ministro Padoan, che ora ha ottenuto il prolungamento del suo incarico. In un momento di crisi e confusione politica, che potrebbe anche protrarsi nei prossimi mesi, questa decisione sembra avere anche la finalità di rendere stabile e affidabile il funzionamento della Ragioneria generale, primo punto di riferimento tecnico per Governo e Parlamento, ma di fatto anche per Bruxelles, sull’accidentato terreno della finanza pubblica. La conferma - senza limiti temporali - al prefetto Gabrielli è arrivata dopo il consenso unanime dei partiti consultati da Minniti e Gentiloni. Senza contare l’apprezzamento e la stima del capo dello Stato, Sergio Mattarella. Ci sono consensi unanimi anche per il direttore dell’Aisi, Mario Parente, in scadenza a giugno: il suo rinnovo sembra scontato.

Nel settore Difesa invece tra qualche mese il nuovo governo dovrà sostituire i due vertici di massimo livello. Scadono infatti in autunno i generali Claudio Graziano, capo di Smd, che va a Bruxelles in qualità di presidente del Comitato militare dell’Unione europea, e Carlo Magrassi, segretario generale della Difesa.
Marina Militare, Esercito e Aeronautica si contendono i due posti. Il nuovo esecutivo deciderà chi a questo giro rimarrà a bocca asciutta.

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